Il vertice discorsivo tra i leader europei tenutosi oggi non ha portato a risultati significativi circa il Recovery Fund e il piano di ripresa europea. Sui fondi da distribuire ai paesi più colpiti dall’emergenza sanitaria il Presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, si è dichiarato “pronto a iniziare immediatamente veri negoziati”. Michel ha infatti convocato un vertice ufficiale a luglio affinché i paesi membri dell’Ue raggiungano un compromesso.
“Anche se il lavoro è ancora complesso, oggi tutti hanno dimostrato di essere coinvolti e dobbiamo intensificare i contatti. Un nuovo Consiglio europeo sarà convocato in presenza verso metà luglio”– ha spiegato il Presidente del Consiglio europeo. “Prima di questo vertice metterò sul tavolo alcune proposte concrete (…) per essere in grado di prendere decisioni il più presto possibile”, ha concluso Micheal.
Sul Recovery Fund c’è ancora la necessità di discutere, sono ancora molti gli attriti e i punti irrisolti. Tante le questioni ancora aperte infatti, come ad esempio l’ammontare complessivo, la ratio tra prestiti e sussidi e la chiave di ripartizione de fondi. Anche “la condizionalità è una questione difficile. Insomma si può dire che l’incontro di oggi tra i capi europei sia stato solo uno dei tanti incontri per tastare il terreno su una questione spinosa che mette alla prova non solo le relazioni europee ma anche la politica interna.
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