Roger Waters, tra “The Wall” in Messico e un nuovo album da solista dopo 25 anni

Roger Waters annuncia il titolo del suo nuovo disco tramite un post pubblicato su Facebook e con una tournèe Americana in partenza accarezza l’idea di un concerto anti Trump al confine con il Messico

[ads1] Il nuovo disco?? Dovrebbe arrivare “presto”. Sono queste le parole presenti nella didascalia del teaser che Roger Waters, come da prassi, ha pubblicato sul suo profilo ufficiale Facebook, amplificando ulteriormente le voci riguardanti un suo progetto inedito di prossima uscita. Stando a diverse indiscrezioni le registrazioni di questo presunto nuovo album, il cui titolo con molta probabilità dovrebbe essere “Is This The Life We Really Want?”, sarebbero agli ultimi ritocchi e condotte per mano proprio dell’ex Pink Floyd, prima che esse subiscano la lavorazione finale affidata a  Nigel Godrich, produttore discografico e polistrumentista britannico noto ai più per aver collaborato con i Radiohead e gli U2.   Non si sa ancora nulla sulla data ufficiale di pubblicazione nè tantomeno sul contenuto del disco che, con certezza, arriverebbe a distanza di circa 25 anni dall’ultima esperienza inedita e da solista di Waters, avutasi con “Amused to Death” datato proprio 1992. In attesa di ulteriori informazioni riguardo questa “fatica discografica”, prossimamente l’artista britannico dovrebbe intraprendere una tournèe che, stando al suo sito ufficiale, toccherà diverse città dell’America nel periodo compreso tra maggio e ottobre prossimo. Probabilmente questa serie di eventi potrà essere l’occasione ideale per un incontro tra l’artista britannico ed il Presidente Americano Donald Trump, verso cui Waters non ha mai nascosto la sua totale avversione. Tra una foto di The Donald, infatti, applicata su di  un maiale gonfiabile durante un concerto in Messico o la pubblicazione di diversi post sui profili social, l’ex bassista e cantante della band inglese si è sempre esposto in prima persona, ed in maniera negativa, contro la politica del tycoon. Da questo punto di vista, stando ad Euro News, Roger Waters, durante la sua recente partecipazione alla mostra londinese “The Pink Floyd Exhibition: Their Mortal Remains”, creata per celebrare il cinquantesimo anniversario dell`uscita della canzone dei Pink Floyd “Arnold Layne”, avrebbe dichiarato che stava prendendo in considerazione l’idea di portare in concerto “The Wall” sul confine tra Stati Uniti e Messico. Lo scopo sarebbe fare propaganda di contestazione nei confronti della politica anti immigrazione varata dal governo statunitense. Contestazione che andò già in porto nel 1990 quando proprio lo stesso Waters, portò in scena la stessa idea sul palcoscenico di Berlino, a otto mesi dalla caduta del muro. [ads2]
Redazione ZON

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