Ai microfoni di “TeleRadioStereo“, Walter Sabatini è tornato a parlare della Roma, dove ha lavorato come Direttore Sportivo dal 2011 al 2016. L’attuale dirigente della Sampdoria, ha parlato del momento no di Pastore, suo pupillo ai tempi del Palermo.
“Il rendimento di Pastore mi imbarazza moltissimo, ho avuto la fortuna di vederlo giocare dominando il campo. Ho visto stadi in piedi per lui, in trasferta, come ad esempio quando a Firenze venne applaudito. Mi dispiace molto vederlo giocare così, io gliel’ho detto, deve attingere al proprio orgoglio argentino per risalire e tornare ai propri livelli. Per giocare come sa, deve fare qualcosa lui, nessuno può aiutarlo. Pastore deve giocare bene per essere apprezzato, non è un mediano di corsa, è un fantasista offensivo, è un playmaker a tutto campo”.
Infine, qualche parola su Dzeko e Zaniolo, trascinatori della Roma nelle ultime settimane: “Io con Zaniolo non c’entro nulla, né quando lo prese l’Inter, né quando è arrivato alla Roma, perché furono meriti prima di Ausilio e poi di Monchi”.
Su Dzeko, che portò alla Roma nel 2015: “Avevo la sensazione che la Roma dovesse avere un nuovo eroe dopo Totti. Una squadra come la Roma senza un eroe fa fatica, ma lo stipendio del giocatore e il prezzo del cartellino erano pesanti per quella Roma, ma alla fine abbiamo concluso bene la trattativa”.
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