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Ieri si è svolto il funerale di Jemila, la ragazzina coinvolta insieme ai suoi famigliari e al suo fidanzatino – che ha perso anche lui la vita – nell’incidente dell’A30 di domenica, presso la chiesa di San Giacomo Maggiore di San Valentino Torio. Il parroco don Alessandro Cirillo, secondo quanto riporta il quotidiano Il Mattino, durante l’omelia ha rivolto alcune parole alla 14enne salita in cielo con la speranza che possa pregare per sua madre e il suo fratellino che sono ancora ricoverati, gravi, in ospedale.
“Dolce Jemila, ora che sei al cospetto di Dio, chiedi vita per la tua mamma ed il tuo fratellino. Le nostre parole per quanto cercate ed apprezzate sono incapaci di riscaldare il cuore dei familiari ed aiutarci ad alzare lo sguardo per non essere risucchiati nel vortice del dolore.
Le tante, troppe domande che rimbalzano nei nostri cuori, dichiarano che siamo alla ricerca di una parola che rompa il silenzio, invocano che il buio ed il freddo di questo dolore siano illuminati.
Rimanere imprigionati in questa nebbia di dolore è morire a nostra volta. La fede ci darà la forza perché vivere lo dobbiamo a Jemila e Rosario”.
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