“Non sono il mostro della Strage di Erba” a parlare è Olindo Romano, condannato all’ergastolo l’11 dicembre di 12 anni fa per l’omicidio di Raffaella Castagna, il figlio Youssef Marzouk, la madre Paola Galli e la vicina di casa Valeria Cherubini.
L’inchiesta parte dai dubbi di Azouz Marzouk, che nella strage ha perso la moglie e il figlio. Il giovane ai microfoni delle Iene aveva esternato le sue incertezze dicendo: “Voglio far riaprire il caso, Olindo e Rosa non c’entrano niente”.
La redazione dopo aver ascoltato il tunisino, ha analizzato la testimonianza di Mario Frigerio, avanzando ulteriori interrogativi sulle parole che incastravano Romano. Ieri sera Antonino Monteleone, si è occupato per l’ennesima volta del processo intervistando, direttamente del carcere di Opera a Milano, Olindo Romano.
Per la prima volta in TV dopo la condanna, Romano ha ribadito la sua innocenza: “Gli assassini, quelli veri, saranno stati sicuramente dei professionisti non hanno lasciato alcuna traccia”.
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