C’è TikTok dietro al flop del comizio di Trump tenutosi ieri a Tulsa, in Oklahoma: migliaia di giovani utenti del social che permette di fare video da un minuto e renderli subito virali, si sono infatti registrati all’evento, salvo poi non presentarsi.
La campagna dei disertori, nata dall’idea di una docente di 51 anni, Mary Jo Laupp, ha funzionato, i numeri parlano chiaro: a Tulsa ieri erano attese circa 100.000 persone (le prenotazioni online arrivavano addirittura ad un milione, ndr), ma lo staff di Trump non è riuscito neppure a riempire l’arena indoor da 19.000 posti.
E mentre il tycoon dal palco se la prendeva con i media e “altre persone molto cattive”, tra le quali sono citati velatamente i manifestanti che in queste settimane stanno mettendo a ferro e fuoco gli Usa, la giovane deputata della sinistra radicale Alexandra Ocasio Cortez lo mette di fronte alla dura realtà su Twitter: “Sei stato beffato da una folla di ragazzini-troll che hanno inondato la tua campagna di false prenotazioni, per farti credere che in pieno Covid ci fosse un milione di persone disposto a venirti a vedere“.
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