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L’imprenditore sudafricano Elon Musk, noto per aver fondato Tesla Motors e SpaceX, non può più sostenere i costi della rete di comunicazione garantita da circa 20mila unità satellitari – il progetto Starlink – donati in settembre all’Ucraina e chiede al Pentagono di far fronte a questa spesa. Lo scorso settembre SpaceX avrebbe inviato una lettera al Pentagono per avvertire che non avrebbe più potuto continuare a finanziare i servizi Starlink.
La lettera chiedeva inoltre al Pentagono di farsi carico dei finanziamenti per l’utilizzo dei servizi Starlink per il governo e l’esercito ucraino. “Non siamo in grado di donare ulteriori terminali all’Ucraina o di finanziare quelli esistenti a tempo indeterminato”, ha scritto il direttore delle vendite governative di SpaceX.
Intanto l’agenzia federale di controllo della Borsa degli Stati Uniti (Sec) sta indagando su Musk per l’operazione di acquisto di Twitter. Gli avvocati di Twitter Inc. hanno chiesto alla corte del Delaware di poter accedere allo scambio di email tra l’imprenditore e le autorità federali che stanno indagando in connessione all’offerta di acquisto da 44 miliardi di dollari per rilevare il social. “Elon Musk – scrivono nella richiesta gli avvocati dello studio Potter Anderson Corroon Llp – è attualmente sotto inchiesta da parte delle autorità federali per l’acquisizione di Twitter”.
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