Sarà in futuro possibile, tramite voli spaziali, assemblare velivoli direttamente in orbita per missioni interplanetarie. I russi invece annunciano un viaggio sulla Luna entro il 2030
[ads1] La società che gestisce tutti i lanci di interesse militare negli Stati Uniti d’America,
la United Launch Alliance, ha deciso di dimezzare il costo dei lanci in orbita. In che modo? Mettendo fine, entro il
2019, alla dipendenza dai
motori a razzo della Russia. Infatti, la società americana ha annunciato per quella data il volo del nuovo razzo
Vulcan: a partire dal
2019, a scadenza regolare del contratto, non sarà più possibile acquistare i motori a razzo russi
Rd180.
Il nuovo razzo
Vulcan, anche noto come
Next Generation Lauch System, offrirà agli americani
il vantaggio di poter sganciare i motori in volo ed una volta sganciati saranno poi recuperabili tramite elicotteri e riutilizzabili per altri voli. Inoltre
questi nuovi razzi potranno trasportare le varie componenti di un’astronave in orbita, in modo da costruire un velivolo abbastanza grande per permettere missioni interplanetarie. Intanto, i russi, tramite la società
Roscosmos, hanno annunciato l’intenzione di
raggiungere la Luna con equipaggio umano entro il 2030, organizzando, dapprima, una ricognizione senza equipaggio. In questo modo, la
Russia diventerà il secondo paese al mondo a calcare il suolo lunare, dopo gli Stati Uniti d’America che raggiunsero per la prima volta il satellite nel lontano
20 luglio 1969 con la missione
Apollo 11. [ads2]