5 Agosto 2016 - 10:29

Mondo dell’Oriente Vs mondo dell’Occidente

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Il mondo convive con due universi paralleli che si toccano ma non si mescolano, dove la donna assume ruoli diversi ed importanza diversa

[ads1]Possiamo affermare con estrema certezza e chiarezza che la figura della donna assume un ruolo ed un’importanza diversa a seconda del luogo di riferimento. Il nostro mondo convive infatti, con due universi paralleli con delle regole e modi di vivere propri: stiamo parlando del mondo dell’Oriente e dell’Occidente.

Ovviamente la nostra attenzione ricade sulla figura della donna e su come questa ha assunto nel corso della storia due posizioni sociali completamente differenti.

Nel mondo occidentale la storia ci ha insegnato che nell’antichità la donna non era molto valorizzata, non aveva molte libertà, non aveva diritto al voto, ma era semplicemente sottomessa all’uomo il quale aveva il controllo su ogni cosa. Col trascorrere del tempo però si è dimostrata forte, capace, con gran carattere. Ad oggi nell’Occidente la donna ha assunto molti diritti, tra cui il diritto al voto (la prima volta che le donne votarono fu nel 1946 in occasione del referendum, dove il popolo italiano fu chiamato a scegliere fra Repubblica o Monarchia), diritti di libertà, di espressione.

Ciò nonostante bisogna non essere ipocriti e riconoscere che, nonostante la figura della donna nel corso dei secoli sia stata nettamente valorizzata, vige ancora nel presente una forte discriminazione.

Nell’Oriente invece la situazione è completamente inversa. Le donne non hanno alcun diritto ed ancora oggi sono sottomesse al volere maschile. Non hanno la libertà su come vestirsi ma sono obbligate ad indossare il cosiddetto burqa, un velo che copre tutto il viso e che viene utilizzato in quanto enunciato nel Corano.

Nell’Oriente la donna è vista semplicemente come uno strumento, adoperata esclusivamente per la riproduzione di nuovi essere umani. Ciò significa che ella può essere semplicemente madre. Dunque, in questo universo le differenze fra uomo e donna sono nette. Nelle pratiche di successione, seguendo quanto afferma il Corano, vengono favoriti gli eredi maschi. La parte di eredità destinata alle sorelle, infatti, ammonta alle metà di quella del fratello. Mentre per quanto riguarda la parte giuridica a testimonianza della donna vale la metà di quella dell’uomo.

Le donne dell’Oriente devono rispettare rigorose  regole. Sono state citate alcune delle obbligazioni che devono eseguire.

“Dovete stare dentro casa a qualsiasi ora del giorno. Non è decoroso per una donna vagare oziosamente per le strade. Se uscite, dovete essere accompagnate da un mahram, un parente di sesso maschile. La donna che verrà sorpresa da sola per strada sarà bastonata e rispedita a casa.”

Non dovete mostrare il volto in nessuna circostanza. Quando uscite, dovete indossare il burqa, altrimenti verrete duramente percosse.

  • Sono proibiti i cosmetici
  • Sono proibiti i gioielli
  • Non dovete indossare abiti attraenti
  • non dovete parlare se non per rispondere
  • Non dovete guardare negli occhi gli uomini
  • Non dovete ridere in pubblico. In caso contrario verrete bastonate
  • Non dovete dipingere le unghie. In caso contrario vi sarà tagliato un dito
  • Alle ragazze è proibito frequentare la scuola. Tutte le scuole femminili saranno immediatamente chiuse. Se aprirete una scuola femminile sarete bastonati e la vostra scuola verrà chiusa.
  • Alle donne è proibito lavorare
  • Se vi renderete colpevoli di adulterio, verrete lapidate.»

Insomma, stiamo parlando di due mondi completamente opposti che riescono a convivere insieme. Non si vuole qui esprimere giudizi di valore ma raccontare l’oggettività dei fatti. In occidente la donna ha la libertà di essere ciò che è realmente, la libertà di potersi esprimere in qualsiasi forma: nel vestiario, nel modo di parlare, nel modo di rapportarsi con gli altri. Ha la liberà di scelta, di scegliere ciò che vuole essere.

Nel cuore dell’Oriente, invece, la situazione sembra essere più allarmante. Che sia il Corano ad enunciarlo o che siano le leggi, la donna viene limitata e in molte circostanze per niente considerata. Non ha libertà di scegliere il proprio abbigliamento, non ha libertà di decidere chi essere e con chi essere. Non ha la libertà di innamorasi, di ridere, di avere cura del proprio corpo.

È vista come un essere inferiore, un essere che non ha diritto ad alcun tipo di considerazione, eccetto al momento del parto, instante nel quale si da alla vita un nuovo essere umano, dove nella maggioranza dei casi si spera e si prega che sia un maschio a nascere e non una femmina. Dunque abbiamo di fronte due scenari completamente diversi, il che ci fa comprendere come la stessa figura possa avere due posizioni opposte.
Per cui che si guardi in faccia la realtà e che si affronti.

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