22 Marzo 2016 - 17:26

21 marzo 2016, tutti in piazza per dire no alle mafie

Il logo di Libera, l'associazione fondata da Don Luigi Ciotti

Nella giornata di Libera contro le mafie, numerose città di tutta Italia scendono in piazza per ricordare le vittime innocenti

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Dal 1966, il 21 marzo è stato ufficializzato come il giorno dedicato alla commemorazione delle innocenti vittime di mafie. Il 25 marzo 1995 nasce “Libera”, un’associazione che ha lo scopo di tenere sempre vivo nella memoria collettiva il ricordo delle cifre e dei nomi di coloro che hanno perso la vita ingiustamente, affinché tutto ciò che è già successo faccia da monito e questi episodi – purtroppo non così rari – non accadano più.

Ogni anno, nelle diverse città d’Italia, le piazze cittadine si riempiono di gente, che si stringe nel ricordo e nella riflessione.

Per la giornata di quest’anno, la cifra indicativa è di circa 350 mila persone; la città che ha fatto da portabandiera è stata Messina, da dove, sul palco di piazza Duomo, è stata girata la diretta, chiusa dal fondatore di Libera, Don Luigi Ciotti. Durante la manifestazione, sono stati fatti dei collegamenti con alcune delle altre piazze in cui, in contemporanea, stavano avendo luogo momenti di manifestazione.

21 marzo 2016, tutti in piazza per dire no alle mafie

Il logo di Libera, l’associazione fondata da Don Luigi Ciotti

Alle iniziative della giornata hanno partecipato non solo singoli cittadini, ma anche parrocchie, associazioni, carceri e, dettaglio da non sottovalutare, numerose scuole.

La presenza dei giovani in questa giornata è ritenuta particolarmente importante, perché a loro è affidata la responsabilità della società e della sua crescita.

Anche i canali RAI hanno reso onore a questa giornata, con i loro palinsesti; il direttore generale Antonio Campo dall’Orto, ci ha tenuto a spendere alcune parole in merito:

“Nella sua missione di servizio pubblico la Rai è investita di una grande responsabilità: far crescere e rafforzare il senso civico del Paese e la sua consapevolezza nei confronti del rispetto della legalità e della lotta contro tutte le mafie. Solo attraverso l’informazione e la conoscenza un fenomeno così pervasivo potrà essere definitivamente sconfitto. Ricordare le storie di tutti coloro che hanno dato la vita per difendere il valore della legalità nel nostro paese è insieme un impegno civico e un messaggio per il futuro del nostro Paese”.

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