29 Febbraio 2020 - 12:58

29 Febbraio: ecco la superstizione dietro “Anno bisesto, anno funesto”

accadde oggi 8 gennaio 29 Febbraio

Perché si dice che l’anno con il 29 Febbraio sia un anno dai funesti presagi? Andiamo alla scoperta delle motivazioni di questa superstizione

Ogni quattro anni. Gli anni bisestili sono sempre stati un mistero per tutti. Chiunque sia nato il 29 Febbraio è costretto periodicamente a “spostare” il proprio compleanno ed anticiparlo o posticiparlo. La curiosità nei confronti di questa data è, naturalmente, tanta. Ma, da sempre, il giorno che segnala la bisestilità suscita anche dei sospetti, tanto da attribuire la nomea di “sfortunato” all’anno che lo contiene. E diciamo che ci sarebbero anche casi a supporto, come la crisi economica del 2008. Ma cosa rappresenta l’anno bisestile?

Il nome “bisestile” deriva dal latino bis sextus, “due volte sesto”, riferito al giorno aggiunto. Per i Romani era il mese dei Feralia, i riti dedicati ai defunti: funesto quindi. Ma era anche il periodo in ci si svolgevano le Terminalia dedicate a Termine, dio dei Confini, e le Equirie, gare che avevano la funzione di ricordare la conclusione di un ciclo cosmico, due simboli della morte e della fine.

Nel mondo anglosassone l’anno bisestile è un anno fortunato. In Irlanda, una tradizione legata a S. Patrizio vuole che il 29 Febbraio (il ”leap” day, il ”giorno del salto”) le ragazze possano chiedere al fidanzato di sposarle. Chi non accetta paga pegno, comprese 12 paia di guanti, uno al mese, per celare la mano ancora senza anello della fanciulla.

Nel Nord Europa, addirittura, accompagna un significato dai risvolti “amorosi“. Infatti, proprio in questo giorno, la tradizione vuole che le donne possano dichiararsi agli uomini. Per farlo, però, bisogna presentarsi con in mano una cucurbitacea (una sorta di zucchina) che, una volta dichiarate, dovranno baciare tre volte.