Il 4 novembre 1918, dopo l’armistizio di Villa Giusti, l’Italia termina ufficialmente la propria Grande Guerra: un conflitto atroce e sanguinario che finirà per provocare più di un milione di vittime italiane tra civili e militari.
Un prezzo altissimo per quella che verrà definita da più schieramenti come una “vittoria mutilata”. Nel ricordo della Prima Guerra Mondiale e del sacrificio del popolo italiano e delle sue forme militari, il 4 novembre è stato istituito il Giorno dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate.
In una lettera al Ministro della Difesa Lorenzo Guerini, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella si è espresso così in merito al ricordo di chi ha perso la vita nel corso del conflitto mondiale:
“L’intero popolo italiano guarda con sentimenti di commozione a tutte le vittime delle guerre. La loro memoria rappresenta il più profondo e sincero stimolo ad adempiere ai doveri di cittadini italiani ed europei”.
Mattarella che questa mattina si è recato insieme al Premier Mario Draghi alla Tomba del Milite ignoto, deponendo una corona sul monumento allestito proprio 100 anni fa,
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