Tempo di resa dei conti in casa Movimento 5 Stelle. La batosta alle elezioni regionali in Umbria dello scorso 27 Ottobre ha lasciato aperte molte ferite all’interno del Movimento e ora anche la guida politica di Di Maio è in discussione. Non va dimenticato certo che l’elettorato umbro non arriva al 2% di quello nazionale e che le elezioni regionali sono diverse dalle politiche, ma sicuramente il crollo dei 5 Stelle è stato clamoroso e vanno prese decisioni importanti in ottica futura.
“Il problema è riuscire a dare una forma al malcontento. Siamo tanti, ma sparpagliati e senza strategia. Però i contatti tra chi vuole vedere la primavera dei 5 stelle aumentano. Non staremo a guardare mentre si sfascia tutto. E’ come se avessimo esaurito la nostra spinta. Di cosa parliamo? I tagli ai costi della politica? Fatti. L’anti-corruzione? Fatta. Il reddito di cittadinanza, pure. Gli elettori ci chiedono perché dovrebbero votare per noi e non sappiamo cosa dire. Il rischio è che ci riduciamo a pensare solo all’autoconservazione” racconta in esclusiva “Il fatto quotidiano”, citando fonti interne al movimento.
Una via di uscita per ripartire sembra però esserci, e a darla è Beppe Grillo, fondatore del Movimento 5 Stelle e guida dei pentastellati: smetterla di lamentarsi, tornare sui territori e nelle piazze, insistere sul tema dell’ambiente.
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