8 marzo nel mondo: differenze culturali per la festa della donna
L’8 marzo si celebra la Giornata Internazionale della Donna, ma come viene vista questa ricorrenza nel resto del mondo? Solo mimose o c’è anche altro?
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Come ogni l’anno, l’8 marzo scorso si è celebrata la Giornata Internazionale della Donna. Ma come viene vista questa ricorrenza nel resto del mondo?
Questa celebrazione trova le sue origini nei primi anni del ‘900, dapprima negli Stati Uniti e poi in Europa. Si ricordano così le conquiste sociali e politiche del sesso femminile negli anni, ma anche le discriminazioni e le violenze di cui sono state vittime (e di cui purtroppo lo sono ancora).
Andiamo allora a vedere da vicino cosa accade nel mondo per la Festa della Donna.
In Italia il simbolo di questa giornata di inizio marzo è la mimosa, che regna sovrana in tutte le città dello stivale con il suo giallo acceso. Quasi a ricordare l’imminente primavera e al tempo stesso la continua rinascita delle donne. Quest’anno in particolare sono state organizzate diverse iniziative di sensibilizzazione alla parità di genere e al femminicidio.
In Russia la situazione ad oggi è di certo ben diversa dal nostro Paese, forse anche a causa della recente decisione di Putin di depenalizzare la violenza domestica. L’8 marzo infatti non è molto sentito dalla popolazione, probabilmente per il timore di eventuali ripercussioni.
Anche in molti paesi dell’Asia le donne non godono ancora degli stessi diritti degli uomini. In Bangladesh esistono ancora le “spose bambine“, in Thailandia le donne vengono considerate come serve dei propri mariti. La Festa delle Donne qui sembra quindi quasi un utopia, un miraggio di una vita migliore.
Ben diverso è invece lo scenario nelle Filippine ed in Indonesia. L’8 marzo qui è un tripudio di colori, di feste e di allegria. Le donne vengono celebrate in tutte le loro sfumature, dalle intellettuali alle artiste. In Vietnam troviamo la “Women Union“, caposaldo della cultura comunista, dove le donne vengono celebrate portandole in dono grandi mazzi di fiori.
In Cina 2 anni fa delle attiviste femministe furono arrestate per impedire manifestazioni in ricorrenza della Festa della Donna. Questo semplice esempio spiega al meglio la concezione dell’8 marzo in questo Paese.
Al versante opposto troviamo il vasto continente americano, qui a partire dal Canada fino al Brasile le donne vengono sempre celebrate in diversi modi.
Nell’America Latina questa festività è molto sentita. In Ecuador ci si riunisce presso il parco dedicato alle donne “El parque de Las Mujeres” per festeggiare in allegria. In Colombia, invece, gli uomini sono “esclusi” dalle celebrazioni. Le donne organizzano la “pollada“, vendita di patate e pollo, e con i fondi ottenuti sostengono le associazioni che si occupano delle discriminazioni di genere e delle violenze sulle donne.
Insomma, l’8 marzo assume sfaccettature e caratteristiche diverse in ogni angolo del mondo. In alcuni Paesi le donne vengono festeggiate, in altre sfruttate, e questa giornata ogni anno non può far a meno di marcare ancor di più queste differenze abissali.
Sorge allora spontaneo porsi una semplice domanda: che senso ha regalare mimose se nello stesso istante una bambina sta per sposarsi?
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