Alberto Angela sulle opere italiane al Louvre: “L’Italia è stata razziata”
Il noto conduttore e divulgatore Alberto Angela, in una lunga intervista a Il Fatto Quotidiano, apre la questione Louvre: “L’Italia è stata razziata”
Il conduttore Alberto Angela, uno dei divulgatori più amati dagli italiani insieme a papà Piero, amatissimo anche sul web, apre una questione spinosa. In una lunga intervista a Il Fatto Quotidiano, Angela ha annunciato che sono in via di registrazione le nuove puntate di Ulisse. Il programma, dedicato in questo caso al museo del Louvre a Parigi, viene girato di notte, quando “si possono ascoltare i sussurri della storia“.
La questione spinosa riguarda le opere italiane presenti a Parigi. Ha detto Alberto Angela durante l’intervista: “Il discorso è molto semplice: se andiamo a studiare il passato, vigeva una regola molto basilare riguardo il bottino. Era la fase finale, il punto di conquista, e oramai c’è una sua giustificazione storica. Però attenzione: parliamo di una fase ben specifica, superata la quale il bottino diventa crimine”.
Aggiunge poi: “Secondo me il confine giusto è la Rivoluzione francese: ciò che è successo prima è andato, è acquisito, mentre il dopo non è più accettabile nel mondo occidentale”.
“Il Louvre è pieno di opere sottratte da Napoleone con i fucili spianati; quando giro tra quelle sale e leggo il cartellino ‘Campagna d’Italia’ avverto un moto di fastidio profondo: vuol dire che è stata razziata“.
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