Tumore al fegato, somministrato a Napoli il primo vaccino contro recidive
Al Pascale di Napoli è stata somministrata la prima dose in Italia di Hepavac, il vaccino contro le recidive del tumore al fegato
La ricerca scientifica continua a regalare speranze per i milioni di malati in tutto il mondo. Grazie ad investimenti, privati e pubblici, migliaia di laboratori in tutto il mondo lavorano per il bene comune. Questa volta, presso il Pascale di Napoli, è stata messa in atto una nuova terapia sperimentale contro il tumore al fegato. Un gruppo di ricercatori guidato da Luigi Buonaguro, sin dal 2013 è al lavoro per la realizzazione di un vaccino, Hepavac, contro le recidive del tumore al fegato.
In questi anni, infatti, gli studiosi sono riusciti ad individuare gli antigeni presenti solo sulle cellule dell’epatocarcinoma. Così facendo, è stato possibili creare un vaccino che potesse scongiurare la ricomparsa del cancro in seguito alle classiche terapie antitumorali. Per adesso, su circa 50 pazienti coinvolti nella ricerca, solo 5 sono stati ammessi alla fase finale, alla somministrazione, cioè, di Hepavac. In tutti i casi, gli effetti collaterali sono stati minimi. Per quanto riguarda il paziente di Napoli, si tratta di un uomo di 80 anni a cui è stato rimosso chirurgicamente una porzione di fegato malata.
La terapia prevede un’iniziale iniezione di un blando chemioterapico al fine di predisporre l’organismo a ricevere il vaccino. Qualora i risultati dovessero essere confermati, si potrà dare il via alla sperimentazione su larga scala, in modo da poter mettere in luce effettivamente le proprietà e le eventuali pecche del vaccino terapeutico.
L’epatocarcinoma, o tumore al fegato, è la terza causa di morte per tumore al mondo. Al momento, le terapie sono ridotte e garantiscono l’efficacia solo nel 20% dei casi.
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