Coronavirus, le Borse europee crollano e lo spread si allarga
Martedì mattina le quotazioni delle Borse europee sono tornate in positivo. Intanto, lo spread sale, ma in Germania la fiducia è tornata positiva
Una brutta notizia per l’economia italiana ed europea in generale. I mercati e lo spread sono completamente sotto choc dopo il fenomeno senza precedenti del “petrolio sottozero”. Infatti, il prezzo del greggio è calato a dismisura fino a diventare negativo. Questa mattina le quotazioni sono tornate in positivo, pur se a meno di 2 dollari al barile, ma stanno segnando forti cali i contratti per il WTI in consegna a giugno: -42% a 11,8 dollari al barile. Le Borse europee, inoltre, hanno aperto tutte in rosso.
A Piazza Affari, infatti, il listino principale ha ceduto l’1,41% zavorrato proprio dai titoli legati all’andamento del greggio. A crollare sono state sia l’ENI, sia Saipem che Tenaris. Gli investitori, a questo punto, guardano con interesse al Consiglio Europeo di dopodomani, da cui potrebbe scaturire la “messa in panchina” (almeno momentanea) degli Eurobond.
Già ieri, sulle Borse, la cancelliera Angela Merkel ha dichiarato: “Abbiamo adesso un pacchetto di 500 miliardi e posso ben immaginare che il bilancio non sarà come quando ne abbiamo discusso fisicamente a Bruxelles. Immagino che nei primi anni dopo la pandemia il bilancio dovrà avere ben altre possibilità, ma anche questo deve restare nell’ambito dei trattati in vigore.”
Il nervosismo si fa sentire anche sui titoli di Stato. Il tasso italiano sui BTP è di nuovo sopra l’1,96% e il differenziale (spread) rispetto ai Bund tedeschi si è allargato a 246 punti dai 239 della chiusura di Lunedì. In compenso, la fiducia tra gli investitori tedeschi è tornata a crescere e l’indice Zew è volato a 28,2 punti da -49,5 punti di Marzo. Un bel campanello d’allarme per le Borse, soprattutto per Piazza Affari.
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