25 Aprile: cos’è e perché si festeggia la Festa della Liberazione
Quando è nata la Festa della Liberazione e perché fu scelto proprio il 25 Aprile? Il giorno che segnò la fine della 2a Guerra Mondiale è un altro
Oggi, Sabato 25 Aprile 2020, è la data dell’annuale Festa della Liberazione. Essa simboleggia la sconfitta del nazifascismo durante la Seconda Guerra Mondiale ad opera delle forze partigiane e dell’esercito cobelligerante italiano. Ogni anno si ricorda in questo modo la lotta che, a partire dall’8 Settembre 1943, la Resistenza condusse contro il Governo fascista della Repubblica Sociale Italiana e contro le truppe naziste d’occupazione. Ma in realtà la resa definitiva avvenne il 3 Maggio. Dunque perché il Governo scelse proprio questa data?
In realtà, il 25 Aprile rappresentò il momento nel quale il Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia (CLNAI), il cui comando aveva sede a Milano, proclamò l’insurrezione generale di tutti i territori ancora occupati. Il Comitato chiese alle forze partigiane di imporre la resa ai presidi fascisti e nazisti. Ciò avvenne prima dell’arrivo delle truppe alleate. Queste ultime avevano sfondato la Linea Gotica e stavano avanzando attraverso la Pianura Padana. Dunque, in realtà la data ha avuto come scopo quello di unificare e celebrare il ruolo di tantissimi italiani, di un fronte vastissimo. Nella Resistenza, infatti, vi erano vari “colori” politici.
Dagli anarchici ai democristiani, dai comunisti ai socialisti, con l’aggiunta di monarchici e repubblicani, il fronte era completamente unito. La decisione della data fu presa dal Governo di Alcide De Gasperi a guerra conclusa, tramite un decreto legislativo. Il 27 Maggio 1949 la legge 260 la inserì stabilmente tra le feste nazionali, dunque con ricorrenza annuale.
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