Coronavirus, Giuseppe Conte annuncia il piano Italia 2030
Tramite la tradizionale conferenza stampa alle 18, Giuseppe Conte ha inaugurato il rilancio economico. Italia 2030 sarà un piano decennale
La “mazzata” presa dopo l’epidemia del Coronavirus è stata davvero fortissima. Ma l’Italia è pronta a ripartire. Da oggi, infatti, si è ufficialmente deciso di riaprire la possibilità dello spostamento tra Regioni per rimettere in pista il turismo italiano. Giuseppe Conte, nella sua tradizionale conferenza stampa, ha spiegato per linee generali il nuovo programma Italia 2030. Quest’ultimo sarà un piano decennale economico organizzato per rimettere in carreggiata il turismo italiano, che è stato scosso dall’epidemia. In più, il premier ha anche spiegato le modalità della ripartenza.
“Sta funzionando. Sta funzionando anche il nostro indirizzo politico. A distanza di un mese dal famoso 4 Maggio, i numeri, possiamo dirlo con chiarezza, sono incoraggianti. Gli ultimi monitoraggi non segnalano situazioni critiche né di sovraccarico delle strutture ospedaliere. Il trend è in costante diminuzione. Questo, naturalmente, ci conforta. Dimostra che la nostra strategia è quella giusta. E ci dà fiducia in vista delle nuove decisioni. Colgo inoltre un rinnovato entusiasmo, c’è grande attenzione per la socialità ritrovata. Ci meritiamo il sorriso, l’allegria, dopo settimane dure. Ma è bene ricordare sempre che se ci troviamo in questa situazione, è perché abbiamo accettato di compiere dei sacrifici. Facciamo attenzione: le uniche misure efficaci sono il distanziamento fisico e l’utilizzo delle mascherine.” ha dichiarato il premier Giuseppe Conte in diretta.
“Abbandonare queste abitudini è una grave leggerezza. L’altra notizia importante è che oggi anche i turisti europei possono viaggiare verso l’Italia. I ministri stanno facendo un gran lavoro per assicurare che il nostro Paese torni la meta ambita dei turisti. Ora dobbiamo promuovere l’Italia nel mondo. La bellezza dell’Italia non è mai andata in quarantena.” ha poi detto.
Il prosieguo
Giuseppe Conte ha poi proseguito: “Ora dobbiamo fare i conti con l’emergenza economica. Abbiamo stanziato 80 miliardi di €, corrispondenti a 3 manovre di bilancio, per aiutare l’Italia. Non era mai successo. Ci rendiamo conto dei ritardi e che ci stiamo confrontando con un apparato statale che non era affatto pronto per tutto questo. Ho già chiesto scusa. Il Decreto Rilancio va in questo senso, nell’alleggerire le misure. Ma questo è solo l’inizio. Dobbiamo ancora intervenire in tanti settori, come lo spettacolo, l’artigianato. Interverremo nel breve periodo con altre misure. E qui recupero le parole del presidente Mattarella: dobbiamo agire nel segno della condivisione, abbiamo un’occasione storica per ripartire.”
“La Commissione ha proposto il Recovery Fund, 750 miliardi di € da usare per ricostruire. Quest’opportunità dovremmo coglierla. Su questo si misurerà la forza, la credibilità dell’intero sistema. Dovremo modernizzare il Paese, nel senso della digitalizzazione, lavorare all’innovazione, rendere a portata di tutti la banda larga nel Paese. Dobbiamo capitalizzare e rendere strutturali i piani industriali per l’Industria 4.0, rilanciare gli investimenti tagliando la burocrazia. Offriremo la possibilità ai nostri giovani di ricercare qui in Italia.” ha poi riferito ai giornalisti Giuseppe Conte.
“Chiedo a tutte le forze politiche di lavorare insieme per realizzare questi disegni. Occorrerà una seria riforma fiscale. Sosterremo le persone che sono ai margini del nostro circuito lavorativo. Dobbiamo essere consapevoli che la somma europea non potrà essere considerata un tesoretto. Dev’essere intesa come una risorsa per l’intero Paese. Per questo convocherò a Palazzo Chigi tutti i principali attori dell’Italia, dalle parti sociali alle singole menti brillanti.” ha poi detto.
“La fase della negoziazione europea non si è conclusa. Ma sono consapevole che l’elaborazione sarà ancora più dura, perché richiede coraggio. Realizzeremo progetti piccoli e grandi. Concludo con un piccolo esempio: oggi è partito il Frecciarossa Torino-Reggio Calabria. Queste infrastrutture necessitano ancora di un lavoro per realizzare l’alta velocità ovunque. Abbiamo da interconnettere tutti i nostri sistemi di trasporto. Tutti insieme ce la possiamo fare e sono sicuro che ce la faremo.” ha poi concluso Giuseppe Conte.
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