Green Pass, da oggi è obbligatorio: dove e chi controlla
Il Green Pass è obbligatorio anche per gli insegnanti, pena la sospensione del compenso al quinto giorno di assenza dal lavoro
Entra oggi in vigore il green pass obbligatorio per accedere a molti locali al chiuso e ad una serie di eventi all’aperto, dove ci sia rischio di assembramenti.
La certificazione verde si può ottenere in tre modi: avendo completato il ciclo vaccinale anti-Covid, ma anche con una sola e in attesa della seconda, essendosi sottoposti ad un tampone antigenico o ad un test rapido nelle quarantotto ore precedenti l’evento a cui si intende partecipare, o dimostrando l’avvenuta guarigione dal Coronavirus nei sei mesi precedenti.
Lo si può scaricare accedendo al sito del Governo dgc.gov.it con il proprio Spid o la tessera sanitaria (inserendo il codice authcode ricevuto sul proprio cellulare), tramite l’app Immuni o l’app Io, o infine tramite il proprio fascicolo sanitario elettronico.
A controllare che tutti gli avventori di un determinato evento siano in possesso di un regolare Green Pass, saranno pubblici ufficiali e forze dell’ordine, ma anche i proprietari di un locale al chiuso in cui esso è richiesto o gli organizzatori dell’evento stesso.
I luoghi in cui è richiesto
Il Green Pass è richiesto da oggi, venerdì 6 Agosto 2021, nella maggior parte dei luoghi al chiuso quali bar, ristoranti e pub (ma solo per il consumo al tavolo e non al bancone), cinema e teatri, palestre, impianti sportivi, piscine e centri termali. La certificazione può essere richiesta anche per partecipare a determinati grandi eventi all’aperto, dove sia previsto un deciso flusso di avventori e quindi si rischino assembramenti. Nessuna limitazione, invece, per quel che riguarda gli sport all’aperto, che siano singoli o di squadra e anche di contatto.
Le reazioni politiche
Com’era prevedibile, l’obbligatorietà del Green Pass ha scatenato diverse reazioni politiche: il primo a far sentire la propria voce, dalle colonne del Corriere della Sera è stato Matteo Salvini. Il leader della Lega, da un lato accredita come una sua vittoria il fatto che negli alberghi, per personale e clienti, non sarà richiesta alcuna certificazione, “abbiamo salvato le ferie degli italiani”, dice, dall’altra invece deve rimettersi alla decisione di Draghi di rendere obbligatoria, da settembre, la certificazione verde anche per gli insegnanti, pena la sospensione del compenso al quinto giorno di assenza dal lavoro. Critico anche il governatore dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini che avrebbe esteso l’utilizzo del Green Pass anche a sale da ballo e discoteche, onde evitare feste private “in cui nessuno controlla nessuno”.
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