Salernitana verso il Colantuono bis: quali alternative salveranno i granata?
Esonerato Castori, la Salernitana sceglie Colantuono, che torna a Salerno dopo 4 anni. Quale sarà la strada per l’obiettivo salvezza?
La Salernitana cambia guida tecnica esonerando Castori. Per lui fatale è stata la sconfitta contro lo Spezia dell’ultima giornata di campionato. Fino ad allora i granata hanno raccolto solo 4 punti in 8 uscite, un bottino poco soddisfacente a parere della dirigenza. L’obiettivo da raggiungere non è certo la Champions League, ma una tranquilla salvezza. Per tali motivi nella giornata di domenica 17 ottobre c’è stato lo switch in panchina: esce Castori, entra Colantuono. Ora sul percorso dei granata c’è l’Empoli, che arriverà all’Arechi sabato 23 ottobre. Il nuovo tecnico ha quindi poco meno di una settimana per lavorare e dare la sua impronta alla squadra. Un’impronta che rivoluzioni il cammino della Salernitana.
Il profilo del nuovo allenatore
Stefano Colantuono nasce a Roma nel 1962. Al termine della carriera da calciatore, ruolo difensore, diventa allenatore della Sambenedettese in Serie C. Dopo questa prima esperienza, culminata con una promozione, risalente ormai a 20 anni fa, Colantuono si guadagna la Serie B allenando Catania e Perugia. Successivamente passa all’Atalanta, ottenendo con la Dea la promozione in massima serie prima di approdare al Palermo, ancora in Serie A. Dopo una parentesi sulla panchina del Torino in Serie B, nel 2009 ritorna all’Atalanta per prenderla dalla cadetteria e portarla, ancora una volta, in Serie A. Dopo altri 4 anni con i bergamaschi passa all’Udinese. Dal 2016 torna in Serie B sulle panchine di Bari prima e Salernitana poi. Proprio ai granata, nel 2018, risale la sua ultima esperienza come allenatore. Negli ultimi anni, infatti, ha svolto il ruolo di dirigente sportivo alla Sambenedettese.
Ora però torna in campo, quel campo che gli ha regalato diversi record. Colantuono, infatti, è l’allenatore dell’Atalanta che ha totalizzato più presenze in campionato sulla panchina nerazzurra ed è l’unico allenatore della Dea ad aver vinto due campionati di Serie B. Inoltre, tra tutti i tecnici che hanno allenato la società bergamasca, Colantuono è quello che detiene il record assoluto di vittorie in una sola stagione e il record di di punti in una sola stagione. Ma soprattutto dopo la promozione del 2009, Colantuono ha salvato l’Atalanta dalla retrocessione e l’ha resa una realtà viva della Serie A.
Come giocherà la Salernitana di Colantuono?
La Salernitana non sta attraversando un momento facile. Colantuono, infatti, prende per mano una squadra ultima in classifica e con un’infermeria piena. Il tecnico romano nella sua carriera ha utilizzato prevalentemente il 3-5-2, modulo già visto a Salerno con Castori. Nelle ultime sfide, però, l’ex allenatore granata aveva optato per il 4-3-1-2, un po’ a causa degli infortuni e un po’ per favorire l’impiego di Ribery dietro le punte. Entrambe queste due alternative restano valide con Colantuono, specialmente in questa fase iniziale dove molti calciatori sono out per infortunio.
Le 4 possibili scelte
Andando indietro nel tempo per vedere le esperienze pregresse del mister Colantuono, compresa quella granata, e guardando alla rosa attuale della Salernitana, le possibili scelte di modulo sono 4.
- 1) 3-5-2 : Colantuono potrebbe scegliere questo modulo utilizzando uno dei 3 centrocampisti come play della manovra e gli altri due scelti per la costruzione e per l’interdizione. I due esterni, invece, sarebbero di spinta ma con doti difensive. In attacco una punta fisica e una di movimento, facendo alternare quindi Djuric, Simy, Bonazzoli e Gondo. E Ribery? Il francese in questo caso verrebbe schierato come attaccante brevilineo, presumibilmente in coppia con uno tra Djuric e Bonazzoli.
- 2) 3-4-1-2: questo modulo permetterebbe di schierare un trequartista, scelta comunque congeniale a Colantuono visto che nella passata esperienza in granata si affidava a Rosina. Questa volta, invece, ci sarà Ribery alle spalle di due attaccanti misti (uno di peso, uno di corsa). Il centrocampo sarà composto da due buoni interditori, uno dei quali sia abile anche nell’impostazione.
- 3) 4-3-3: il tridente offensivo è una possibile alternative, seppur non con le ali ma una sorta di due seconde punte alle spalle della punta. Si potrebbe quindi arrivare a giocare un Djuric o Simy in avanti e alle loro spalle Ribery e Bonazzoli spostati sul centro-destra e centro-sinistra. I tre di centrocampo potrebbero essere prettamente interditori.
- 4) 4-3-1-2: infine Colantuono potrebbe optare per una difesa a quattro e un trequartista, mixando un po’ i tratti caratteristici degli altri moduli. In tale ipotesi dei 3 centrocampisti due saranno interditori e uno sarà più tecnico per gestire la manovra.
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