David di Donatello 2022: i vincitori
E' andata in scena ieri sera, da Cinecittà e in diretta su Raiuno, la cerimonia di consegna dei David di Donatello 2022, i premi più importanti del cinema italiano
E’ andata in scena ieri sera, da Cinecittà e in diretta su Raiuno, la cerimonia di consegna dei David di Donatello 2022, i premi più importanti del cinema italiano
La sessantasettesima edizione dei David di Donatello, in diretta da Cinecittà e su Raiuno con la conduzione di Carlo Conti e Drusilla Foer si è celebrata ieri sera.
Vincitore assoluto Paolo Sorrentino, che con E’ stata la Mano di Dio si porta a casa la statuetta alla Miglior Regia e quella al Miglior Film: “Ringrazio mia madre, mio padre, la mia famiglia che ho camuffato all’interno del film e senza la quale il film non esisterebbe”, ha detto lui seguito sul palco da parte del suo cast artistico.
Il comparto interpretazioni rispetta le previsioni della vigilia e premia Teresa Saponangelo (Miglior Attrice Non Protagonista per “E’ stata la mano di Dio”), Eduardo Scarpetta, commosso fino alle lacrime nel ricevere la statuetta come Miglior Attore Non Protagonista per “Qui rido io” e Silvio Orlando (Miglior Attore Protagonista per AriaFerma). A ben vedere, però, una sorpresa c’è e risponde al nome di Swamy Rotolo: la diciassettenne Miglior Attrice Protagonista per “A Chiara” di Jonas Carpignano, entra nella storia come una delle vincitrici più giovani – se non la più giovane – del premio più ambito del cinema italiano.
A “Freaks Out”, colossale opera seconda di Gabriele Mainetti, va meritatamente il David di Donatello al Miglior Produttore, mentre la Miglior Canzone Originale (premiata subito dopo un’esibizione di Umberto Tozzi, ospite speciale della serata) è La Profondità degli Abissi, esordio da solista di Manuel Agnelli per il film Diabolik.
Tra una cinquina e l’altra (qui tutte le statuette assegnate), l’Accademia del Cinema Italiano diretta da Piera De Tassis ha celebrato con due David Speciali, il talento e il carisma di due grandi attrici del nostro cinema: Giovanna Ralli, una carriera lunga settant’anni e oggi tornata sul set grazie a Jasmine Trinca che l’ha voluta nel cast della sua opera prima da regista, e Sabrina Ferilli: “I premi appagano l’ego, ma non cambiano la percezione di ciò che si fa (….)”, ha detto la verace attrice romana che in platea ha ritrovato tra gli altri, Toni Servillo col quale ha lavorato ne La Grande Belezza: “Quando un premio arriva dopo così tanto tempo, 31 anni di carriera, te lo godi anche di più”.
Curiosità: Sabrina Ferilli, in queste settimane in sala da protagonista femminile del nuovo film di Leonardo Pieraccioni Il Sesso degli Angeli, ha ricevuto il “David Speciale” dalle mani di Drusilla Foer che nel chiamarla sul palco ha replicato l’esultanza di Sophia Loren nel consegnare a Roberto Benigni il Premio Oscar come Miglior Attore Protagonista per “La Vita è bella” nel 1999.
Riconoscimento speciale anche per il regista Antonio Capuano. Glielo consegna Paolo Sorrentino, che proprio con lui ha iniziato a lavorare nel cinema. I fratelli Fabio e Damiano D’Innocenzo, tornati a casa a mani vuote con il loro terzo film “America Latina”, hanno invece premiato il Miglior Esordio alla Regia: quello di Laura Samani con “Piccolo Corpo”.
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