Shanghai: la metropoli occidentale nella “Terra di Mezzo”
A ZONzo ritorna nella “Terra di Mezzo” alla scoperta di Shanghai (上海) passando per il Bund, la famosa Nanjingdonglu e la Concessione francese
[ads2] Shanghai (letteralmente “sul mare“) sorge sulla costa orientale della Cina, precisamente sul delta del Fiume Azzurro ( in cinese Changjiang, ma conosciuto da tutti come Yangzi,uno dei suoi più grandi affluenti) e si affaccia sul Mar Cinese Orientale costituendo il porto commerciale più importante del paese e uno dei porti più trafficati a livello mondiale. Conosciuta anche come “Perla D’Oriente” è considerata il centro economico e finanziario della Cina, una metropoli con tutte le caratteristiche che attribuiremmo a città come Londra e New York.
A differenza della capitale, Shanghai vanta una conformazione e un carattere di respiro occidentale a tutti gli effetti. Anche il clima, rende più piacevole la permanenza, gli inverni sono freddi, ma non gelidi come, ad esempio, quelli pechinesi, mentre le estati sono invece umide e piovose. Un punto a favore di questa città è il fatto che l’inquinamento si rileva in misura molto minore e si respira quindi un’aria più pulita e leggera.
Il successo di Shanghai crebbe in particolar modo durante il XIX secolo, quando stranieri provenienti da tutto il modo si trasferirono qui per vivere e lavorare e la città attraversò un periodo di grande fermento culturale e artistico, oltre che di vero e proprio boom economico. Proprio in questo periodo Shanghai fu ribattezzata la “Parigi d’Oriente“, a voler sottolineare il suo carattere cosmopolita.
La città è attraversata dal Fiume Huangpu, un affluente del Fiume Azzurro che divide il centro storico, Puxi, sul lato occidentale, da Pudong, situato sul lato orientale del fiume, che rappresenta il quartiere commerciale.
Arrivati a Shanghai non si può non visitare Il Bund. Il Bund è la lunga strada che fiancheggia il fiume Huangpu e rappresenta il cuore turistico e commerciale della città, qui sorgono i ristoranti, gli alberghi, i locali più in. Il Bund è pavimentato con una serie di piastrelle colorate e di sera magnificamente illuminato in stile europeo è uno spettacolo da non perdere. Inoltre, passeggiando lungo questa strada è possibile ammirare lo skyline della riva opposta, costituito dai grattacieli di Pudong, che di sera lascia davvero senza fiato. Dal Bund, tramite un tunnel, decorato con una miriade di luci abbaglianti, il Bund Sightseeing Tunnel, si raggiunge Pudong.
Sulla riva di Pudong sorge la famosa Torre della Perla D’Oriente, una torre televisiva che ha un’architettura particolare e inconfondibile: essa infatti è costituita da una struttura a tripode che ingloba 15 perle di dimensioni diverse, di cui le più grandi alle due estremità, posta su una base sferica che simboleggia un piatto di giada e con un’antenna che svetta.
Sempre da questo lato del fiume , per godere di una vista panoramica del Bund è possibile salire sulla Jinmao Tower, uno dei grattacieli più alti del mondo, che vanta ben 88 piani ed è una tappa obbligatoria per godere il paesaggio offerto dalla “Mahanattan cinese“.
Un altro must è lo Shanghai World Financial Center, l’edificio più alto di Shanghai e della Cina, la sua altezza è di 492 metri e accoglie nella parte più alta un lussuoso hotel attraverso il quale si può accedere a tre terrazze panoramiche da cui godere della magnifica vista, soprattutto al tramonto.
Una delle strade perpendicolari al Bund è la famosa Nanjingdonglu che è una strada lunghissima, chiusa al traffico, nella quale sorgono grandi magazzini, che raccolgono le firme di abbigliamento e cosmesi più famose al mondo. Questa strada è stata la prima strada della città ad avere un carattere moderno, molto vicino a quello delle grandi metropoli occidentali ed è una delle strade più affollate e conosciute di Shanghai, alla quale vale la pena dare uno sguardo.
Altra tappa fondamentale è la Concessione francese. Questo quartiere era stata la meta, in passato, di scrittori, artisti, poeti, prostitute, gangster diventando il quartiere residenziale degli stranieri ed inseguito la base del partito comunista. Durante gli anni della spartizione della Cina continentale questa zona divenne di dominazione francese(da qui il nome) e rimase tale dal 1849 al 1943.
Il quartiere perse la sua fama durante il periodo maoista, ma rinacque poi in seguito, come una fenice dalle proprie ceneri, divenendo il fulcro della moda a Shanghai.
La concessione francese è situata nella parte sud-orientale della città, la zona è costituita da viali alberati e palazzi alti non più di cinque piani, in mattoni rossi, e per i viaggiatori rappresenta una piacevole discrepanza in una metropoli sempre affollata, trafficata e caotica. Qui si può passeggiare all’ombra di alti platani, ascoltando il cinguettio degli uccellini, perdendo la cognizione del tempo e soprattutto dimenticandosi di trovarsi a Shanghai.
La città offre innumerevoli posti e locali dove fermarsi e ancor più opzioni per la vita notturna, per tutti i palati. Tra i vari musei in cui ci si imbatte, quelli che meritano una visita sono: il Rockbund Art Museum, dedicato all’arte contemporanea, il China Art Museum costruito in occasione dell’Expo 2010 e la Power Station of Art un ex centrale elettrica divenuta centro d’esposizione di arte contemporanea.
A ZONzo vi dà appuntamento a venerdì prossimo con un nuovo viaggio da raccontare.
Articolo a cura di Michela Gismondi con la collaborazione fotografica di Gianmarco Longo.
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