10 Giugno 2020 - 16:24

Abruzzo, via libera al calcetto ma con delle regole distopiche

Calcetto

Il governatore dell’Abruzzo apre i cancelli del calcetto. Le regole e i protocolli da seguire fanno discutere: come rendere meno divertente uno sport

Il giovedì degli italiani è ormai spento da molti mesi, per via della mancanza della partita di calcetto. Il ministro dello sport Spadafora ha annunciato che nel giro di qualche settimana, anche lo sport amatoriale tornerà ad avere la sua parte. La prima regione ad aprire i cancelli è l’Abruzzo, ma con una serie di regole che già fanno discutere.

Marco Marsilio ha firmato un’ordinanza che permette la riapertura delle strutture sportive, ma i paletti da rispettare sono molti ed alcuni fuori dal mondo. Sarà necessario firmare un’autocertifcazione che attesti il buon stato di salute (temperatura corporea inferiore ai 37,5′). Non si può fare uso delle docce e bisogna arrivare al campo di calcetto già in tenuta sportiva. Prima e dopo la partita si devono indossare guanti e mascherine. Non si può sputare, se non in un fazzoletto.

Un sacrificio che si può fare. Ma andando a spulciare le regole da seguire durante la disputa della partita, emerge che: non si possono effettuare scivolate e contrasti. Regole che vanno contro il principio del gioco del calcio. Molte sono state le polemiche e ancora ce ne saranno, perché se è indispensabile seguire alcune norme al di fuori del terreno di gioco, farlo durante la gara è totalmente impossibile. In questo modo il calcetto post Coronavirus difficilmente esisterà. Molto probabilmente alcuni paletti non saranno rispettati, per il bene dello sport.