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E’ di ieri la notizia della morte dell’autoproclamato califfo Abou Bakhr al-Baghdadi che, come confermato anche dal Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, si sarebbe fatto esplodere attivando il detonatore di una cintura esplosiva nel corso di un raid concertato dai militari americani e dalla Cia. Nell’attentato, avvenuto nel nascondiglio del numero uno dell’Isis nel nord della Siria, sono morte anche due delle sue mogli.
Questa mattina Newsweek e altre accreditate testate americane, riportano il nome di colui che dovrebbe essere stato designato come successore di al-Baghdadi: si tratta di Abdullah Qardash, scelto proprio dal defunto califfo, lo scorso Agosto, come numero uno della divisione “Muslim Affairs” dell’Isis.
Il fatto che avesse scelto in anticipo il suo successore, fa capire quanto l’ex capo Isis fosse ossessionato dall’idea della morte e dalla sua sicurezza: più fonti vogliono che ultimamente si muovesse senza oggetti di tecnologia al seguito, per paura di essere braccato.
Ex militare dell’Iraq che ha servito sotto Saddam Hussein, Abdullah Qardash si presenta come qualcuno “sicuramente più pragmatico ed affidabile”, dichiara l’ex operativo della Cia Robert Baer al quotidiano italiano La Stampa, “le atrocità compiute da al-Baghdadi hanno reso lo Stato islamico inaccettabile per la stragrande maggioranza dei musulmani, anche quelli ancorati sulle posizioni più radicali.
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