A distanza di 40 anni dal rapimento di Aldo Moro e dall’uccisione degli uomini di scorta, viene inaugurato un monumento dedicato agli uomini che fino alla fine hanno protetto l’onorevole. Le parole di Gentiloni in un tweet
“Una mattina di 40 anni fa il più grave
attacco alla Repubblica. L’Italia rende omaggio a un grande leader politico, ai carabinieri
Leonardi e Ricci e agli agenti di Polizia
Iozzino Rivera e Zizzi“: queste le parole del presidente uscente
Gentiloni sul
suo profilo twitter riguardo la strage di
Aldo Moro.
La strage e il rapimento
Quarant’anni fa, alle
9.02, un convoglio delle
brigate rosse blocca l’auto del capo della DC. Gli
11 uomini esecutori del rapimento e della strage, indossavano divise per dissimulare ed anche le targhe delle auto erano contraffatte. Una volta bloccato il veicolo che trasportava
Aldo Moro e quello di scorta a seguito, gli uomini sono entrati in azione. Secondo la prima perizia,
91 colpi sono stati sparati il quella mattina, tutti destinati agli uomini di scorta. Subito dopo la strage, l’onorevole è stato caricato su una
fiat 132 che si allontana a tutta velocità dal luogo della strage. Molti aspetti della vicenda sono tutt’oggi un mistero. Si pensa che le autorità dell’epoca sapessero il luogo dove era tenuto in ostaggio, senza però fare nulla. Fino al successivo 9 Maggio,
55 giorni dopo, quando fu fatto ritrovare il suo corpo senza vita.
L’anniversario
Questa mattina, alle 9.02, è stato scoperto il monumento commemorativo dedicato alle vittime della strage di via Fani a
Roma. Oltre ai familiari delle vittime, presenti anche il presidente del consiglio
Gentiloni, i presidenti di Camera e Senato
Boldrini e Grasso, il sindaco di Roma
Virginia Raggi e tante altre istituzioni.