10 Maggio 2018 - 19:42

Alessandro D’Avenia incanta il Salone del Libro di Torino 2018

salone libro di torino

Alessandro D’Avenia, celebre autore ed insegnante, ha raccontato al Salone del libro di Torino 2018 la passione per la letteratura e nella letteratura. Il suo ultimo libro ha un titolo incisivo: “Ogni storia è una storia d’amore”

Alessandro D’Avenia è visibilmente emozionato. Lo scrittore sale, un po’ intimorito, sul palco del Salone Internazionale del Libro di Torino 2018. Bastano un sorriso e l’intuizione di una battuta per sciogliere il ghiaccio e parlare al cuore del pubblico.

“Ogni volto è una storia”

“Bisogna tornare a guardarsi negli occhi”, è questo il primo invito che Alessandro D’avenia rivolge alla sala. Lo scrittore spiega che, in una società che ci vede ingobbiti sul display del cellulare, volgere lo sguardo ad un volto è un rivoluzionario atto di magia.

Lo schermo ci scherma”, insiste il professore. Invece,”ogni volto è una storia.

La missione dello scrittore

L’autore decide di partire da molto lontano. Ricorda che all’asilo era innamorato del pongo anni ’80, ancora gli sembra di sentire sotto le dita i residui di quella plastilina coriacea. La spensieratezza terminò in prima elementare: banchi in posizione trincea e nessun volto da poter guardare, solo schiene tremanti a causa delle interrogazioni.

All’età di cinque anni, immaginò una storia noir (ride, autodefinendola così), secondo cui uno gnomo tranciò le ali ad una bellissima farfalla perché invidioso della sua libertà.

La bellezza nel mondo è costantemente ferita. Ed il male penetra sempre dalla porta della bellezza rovinata“, commenta l’autore. Esemplare è la figura di Lucifero, creatura più bella di Dio che, una volta corrotta, si annida nell’Inferno dantesco.

“Ogni storia è una storia d’amore”

Il nuovo libro di Alessandro D’Avenia ha, in copertina, un gomitolo da cui si snoda un filo: è il filo delle nostre vite che si intreccia con altri per formare una trama, una storia.

Se la precedente fatica dello scrittore, “L’arte di essere fragili“, ci proponeva l’immagine di un’umanità debole di fronte al cielo infinito, qui si palesa un quesito decisivo: cosa trasforma un destino in destinazione?

“L’amore” pare essere la risposta più ovvia, ma non parliamo dell’amore romantico che considera l’amante un Dio e nemmeno dell’amore cinico che distrugge l’altro se questo non ci adora come vorremmo. Parliamo, invece, di un amore che si discosta da questa polarità, scavando nel profondo delle 36 storie sentimentali proposte nel libro di D’Avenia. Tutte possono rivolgersi all’archetipo di ogni storia d’amore: quella di Orfeo ed Euridice.

Ogni storia è una storia d’amore è così un libro che si fa custodia della meraviglia.

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