Nuove dal campo della medicina, a proposito della malattia progressiva dell’Alzheimer. E’ stato infatti scoperto una sorta di “interruttore” che contribuirebbe alla progressione della malattia. Alla base di questa interessante e forse utile scoperta un team internazionale di scienziati, compresi alcuni ricercatori italiani. Il gruppo si è concentrato su peptide antimicrobico umano – LL-37 -attiva la proteina CLIC1 causando iperattivazione microgliale, neuroinfiammazione ed eccitotossicità.
Tale peptide provocherebbe fenomeni legati all’Alzheimer, quali l’aumento della beta-amiloide, la formazione di grovigli neurofibrillari, morte neuronale, atrofia cerebrale, allargamento dei ventricoli cerebrali e la compromissione della plasticità sinaptica. Il tutto creerebbe poi il progressivo deficit cognitivo.
Il peptide potrebbe dunque diventare il prossimo oggetto di studio per la cura della malattia: esso infatti rappresenterebbe un buon bersaglio terapeutico. Lo spiegano i ricercatori dell’università Statale di Milano che, in collaborazione con l’Istituto di Zoologia di Kunming (Cina), hanno contribuito all’individuazione del peptide antimicrobico umano.
La redazione di Zon.it offre un appuntamento quotidiano con la lotteria più giocata dagli italiani. I numeri vincenti saranno…
La redazione di Zon.it offre un appuntamento quotidiano con la lotterie più giocate dagli italiani. I numeri vincenti saranno disponibili su…
"Ieri, dopo 17 giorni dalle elezioni, finalmente c’è stata la proclamazione del nuovo consiglio comunale.…
La redazione di Zon.it offre un appuntamento quotidiano con la lotteria più giocata dagli italiani. I numeri vincenti saranno…