L’opera pubblica garantirà maggiori riserve di acqua per i cittadini, riduzione dei costi energetici e sarà un prezioso accumulo per fronteggiare eventuali incendi boschivi. Una capacità di 150mila litri e un investimento di 360mila euro. “Ci sono opere che fanno poco rumore, ma sono incredibilmente utili. Risolviamo un disagio atavico, consegnando l’opera alle future generazioni”, ha dichiarato il Sindaco di Amalfi Daniele Milano.
«Ci sono opere che fanno poco rumore, ma sono incredibilmente utili per la collettività»: esordisce con queste parole il Sindaco di Amalfi, Daniele Milano, in occasione dell’inaugurazione del nuovo Serbatoio di Tovere, interessato da un importante intervento di ristrutturazione e rifunzionalizzazione.
L’opera pubblica garantirà maggiori riserve di acqua per i cittadini, riduzione dei costi energetici e sarà un prezioso accumulo per fronteggiare eventuali incendi boschivi.
«Il serbatoio di Tovere Alto sarà parte integrante del sistema idrico comunale e potrà concorrere a garantire, anche in emergenza, il servizio all’utenza localizzata nelle zone più alte di Amalfi – prosegue il sindaco Milano – Un intervento realizzato con un investimento di 360mila euro, per la realizzazione del nuovo recipiente della capienza complessiva di 150mila litri in linea con le esigenze attuali, alimentato per risalita da Vettica e per ricaduta da Agerola. È stato un intervento complicato per la posizione morfologica di questo sito meraviglioso sul mare, a 400 gradini da Tovere e 200 da San Lazzaro, da cui è possibile ammirare un panorama mozzafiato. Siamo felici che questo taglio del nastro non sia consistito in una liturgia vuota, ma in una consegna alla città e alle generazioni future.
Crediamo di aver risolto un disagio atavico. Sempre a Tovere, inoltre, sono iniziati i lavori di adeguamento dell’ex scuola, con uno stanziamento di ulteriori 250mila euro: in tempi ragionevoli dovremmo dotare la frazione di un’altra importante infrastruttura. Ringrazio tutte le maestranze e l’ufficio tecnico del Comune retto dall’Ing. Pietro Fico, perché il serbatoio ci mette al sicuro da situazioni emergenziali. Con la nuova opera pubblica assicuriamo una netta riduzione dei costi energetici, evitiamo sprechi della risorsa idrica e dei volumi sfiorati».
Tovere è la frazione più alta di Amalfi ed ha sempre sofferto di carenze idriche e di approvvigionamento. Prima di eseguire i lavori di rifunzionalizzazione sul serbatoio, edificato negli anni ’79-’81, nella camera di manovra era installato un modesto recipiente in acciaio inox, della capacità di qualche migliaio di litri, alimentato, ordinariamente, da una portata derivata dalla rete idrica di Agerola e, in caso di emergenza, dal sollevamento elettromeccanico presente nel serbatoio di Vettica Basso. Con i suoi 150.000 litri di capacità, il nuovo serbatoio sarà in grado di fronteggiare le punte orarie e di assicurare la riserva necessaria in caso di guasti del sistema di alimentazione.
Presente all’inaugurazione anche il Presidente dell’Ente Idrico Campano, Luca Mascolo, già sindaco di Agerola: «Oggi mi sento a casa, a metà strada tra Tovere ed Agerola, dove arriva l’acqua che sgorga dalle sorgenti, creando un’interconnessione tra la parte alta e bassa della costiera. Il serbatoio è un’opera importante, un’opera polivalente che garantisce un servizio idrico sempre più efficace, efficiente ed economico. Complimenti all’Amministrazione di Amalfi, che ha inteso riqualificare un’infrastruttura così importante per il territorio – prosegue Mascolo – Da oggi l’Ausino potrà contare su un struttura efficiente e moderna».
«Era un sogno il serbatoio, oggi è una realtà – afferma il Vice Sindaco e assessore ai Lavori Pubblici Matteo Bottone – è il primo serbatoio realizzato da un Comune, con fondi regionali non spesi dalle precedenti amministrazioni. Siamo andati a recuperarli. Una scommessa realizzata dall’Amministrazione, perché con impegno e dedizione si raggiungono grandi traguardi. Con questo intervento puntiamo a risolvere definitivamente i fenomeni di carenza idrica e i conseguenti disagi ai cittadini: si tratta di ulteriore passo avanti nella politica di razionalizzazione della risorsa idrica lungo l’intera rete che già da tempo è interessata da monitoraggi e interventi necessari a limitare le perdite. L’acqua è un dono del creato e noi abbiamo pensato alle prossime generazioni».
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