24 Ottobre 2017 - 15:52

Anna Frank utilizzata dagli ultrà della Lazio per offendere i tifosi della Roma

Anna Frank

Dopo la chiusura della curva Nord per i cori razzisti nei confronti dei giocatori del Sassuolo, gli ultrà della Lazio non si arrendono ed imbrattano la curva Sud (quella dei giallorossi) con adesivi di Anna Frank

Era stato deciso dal Giudice sportivo, a seguito dei cori razzisti nei confronti dei giocatori del Sassuolo, di chiudere la curva Nord degli ultrà laziali ma ciò non è servito a fermare i tifosi che, rientrando all’Olimpico nella curva Sud pagando un euro, l’hanno imbrattata con adesivi di Anna Frank.

La rivalità che c’è tra biancocelesti e rossogialli è ormai storica ma nulla giustifica le offese razziste da parte degli ultrà laziali. Frasi talmente forti che si prova vergogna anche solo a riportarle.

“Romanista ebreo” si legge lungo le scalinate della curva insieme ad altre offese e agli adesivi di uno dei simboli dell’olocausto: Anna Frank che indossa la maglia della roma (adesivo che già qualche tempo prima circolava per Roma).

Gli ultrà della lazio in quello stadio non sarebbero dovuti nemmeno entrare ma, grazie alla sospensione degli abbonamenti, la società ha concesso la vendita dei biglietti per la curva sud agli stessi ultrà per la simbolica cifra di 1 euro.

Lo sgomento

Arturo Diaconale, portavoce della Lazio:“La Lazio ha sempre condannato ogni forma di razzismo,si resta interdetti di fronte a manifestazioni di evidentemente riguardano un gruppo ristrettissimo di persone, che non coinvolgono i tifosi che si sono sempre comportati bene e in maniera regolare.”

“Ci preoccupa che un numero minutissimo di sconsiderati può provocare danni d’immagine e materiali clamorosi a una società che sta facendo ogni massimo sforzo essere al passo coi tempi.”– ha continuato Diaconale.

La Figc ha, comunque, aperto un’inchiesta volta a chiarire quali siano e se ci siano responsabilità del club di Lotito. Anche la Questura di Roma ha iniziato delle indagini per chiarire l’accaduto. Sembrerebbe, infatti, che gli steward presenti non avrebbero segnalato l’accaduto alle forze dell’ordine.

“Questa non è una curva, questo non è calcio, questo non è sport. Fuori gli antisemiti dagli stadi”, questo il commento della presidente della Comunità ebraica di Roma, Ruth Dureghello su twitter.

Anche la sindaca di Roma, Virginia Raggi, ha mostrato il suo sgomento sui social “Questo non è calcio, questo non è sport, ha ragione dureghello”.

“Quello che è accaduto ieri sera è gravissimo, non ci sono giustificazioni: sono episodi da condannare, senza se e senza ma” ha affermato il ministro Luca Lotti –Sono certo che le autorità competenti faranno luce su quanto avvenuto e che i colpevoli saranno presto individuati e condannati”.

Le parole degli Ultrà laziali

Il gruppo ultrà laziale degli Irriducibili cerca, invece, di giustificarsi e ridimensionare il gesto. I tifosi si dicono stupiti da tutto questo clamore e che tutto debba rimanere circoscritto nel contesto sportivo in cui sono stati fatti, in un clima di sfotto’ e goliardia. “Esistono altri casi che secondo noi meriterebbero aperture dei tg e ampie pagine di giornali” hanno concluso.

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