Antonio Cabrini è stato un terzino moderno della nazionale italiana, ha disputato e vinto i Mondiali di calcio del 1982 in Spagna. Non solo un campione in campo ma anche fuori, da quanto traspare dall’ultimo episodio di Vieni da me con Caterina Balivo.
Il difensore che ha militato nella Juve si racconta senza scrupoli sul suo savoir-faire col gentil sesso, a tal punto da svelare di casi in cui, scendendo dall’autobus per recarsi all’albergo, alcune fans lanciavano al Campione del Mondo reggiseni, collanine, lettere.
Molto lontana la vita da sciupa-femmine per Antonio Cabrini, classe ’57, quest’oggi padre di due figli, di cui una, Martina, a sua volta ha avuto un bambino, Leonardo, che ha reso il Cabro un nonno. Proprio Cabro vuole essere chiamato il buon Antonio persino da suo nipote, anziché lo stantio “nonno”, così racconta dinanzi alla Balivo.
Dopodiché, viene spulciato l’episodio che forse lo ha reso maggiormente popolare, nonostante si tratti di un errore. Cabrini infattì tiro, calciando sul fondo, il rigore nella partita finale di Madrid nei Mondiali di Spagna ’82 contro la Germania. Il risultato era ancora fisso sullo 0-0 e nel primo tempo l’Italia ebbe l’opportunità di portarsi in vantaggio. “L’ansia era tanta, come sempre in queste occasioni, ma volevo calciare siccome mancava Antognoni”. Il calcio di rigore di Cabrini finì sul fondo, ma l’Italia di Bearzot riuscì comunque a trionfare col risultato di 3-1 in quella storica finale.
Cabrini racconta del compagno di squadra, Paolo Rossi. “La colpa è di Paolo Rossi e c’è un motivo. Mi è passato dietro e mi ha detto: “Te la senti?”, io ho fatto finta di niente, ma sai.. Me l’ha tirata!”. Paolo Rossi risultò essere, invece, il capocannoniere della nazionale e della competizione in quel mondiale del 1982.
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