“Friends of the Uffizi Gallery” si aggiudica all’asta l’opera seicentesca di Bravo, Armida, ed arricchisce le collezioni degli Uffizi
L’associazione americana no-profit “
Friends of the Uffizi Gallery”, nei giorni scorsi, si è aggiudicata all’asta il dipinto “
Armida” dell’artista fiorentino
Francesco Montelatici (1601-1661) comunemente chiamato
Cecco Bravo.
Maria Vittoria Colonna Rimbotti, presidente di “Friends of the Uffizi Gallery” e della sua consorella “Amici degli Uffizi”, con il Direttore delle Gallerie degli Uffizi,
Eike Schmidt, ha gestito l’acquisizione di “Armida” e il suo successivo inserimento nelle sale del museo. La scelta del dipinto non è casuale. L’intento è, infatti, quello di omaggiare la galleria di
Firenze del talento di un
artista ancora non presente nelle sale espositive. La protagonista dell’opera,
Armida, è la
celebre maga della “Gerusalemme Liberata” di Torquato Tasso e, nel dipinto, è caratterizzata da una
pennellata sfaldata e morbida che accentua l’
atmosfera onirica e
misteriosa.
Armida è raffigurata in compagnia di
infernali creature (aquile rapaci, serpenti, draghi) che rappresentano il suo
stato d’animo. La maga,
abbandonata da Rinaldo, medita infatti un’
atroce vendetta nei confronti dell’amato. Armida, avvolta in una
veste trasparente, esprime
sensualità e bellezza delineata soprattutto dai
gioielli di perle al collo e alle orecchie e dai
nastri purpurei tra i capelli. Il
volto di Armida esprime una
sublime delicatezza in netto contrasto con le
spaventose espressioni delle
creature demoniache che la circondano. Il dipinto presenta elementi tipici delle opere più tarde di Cecco Bravo che dimostrano una conoscenza diretta della
pittura veneta e di
Tiziano.