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La carriera politica di Aung San Suu Kyi sembrava essere decollata definitivamente nel 2020. Dopo aver vinto le elezioni in Birmania nel 2020, l’ormai ex leader del Myanmar l’anno successivo un immediato ha perso contro un colpo di stato militare. Ciò di fatto messo fine alle sue mire politiche. Suu Kyu insieme a tutti gli altri più importanti membri del suo partito politico hanno subito l’arresto nel Febbraio 2021 ed ancora oggi devono sottoporsi a processo.
L’ultimo membro condannato prima della leader è stato il suo ex consigliere, l’economista australiano Sean Turnell. Come quest’ultimo, anche Aung San Suu Kyi ha ricevuto una condanna di tre anni di carcere. A questi però vanno aggiunti anche le precedenti sentenze emerse nei processi effettuati in Birmania. In totale l’ex capo del partito di maggioranza dovrà scontare ben 20 anni di reclusione.
Ancora oggi le accuse hanno delle parti poco chiare. Il governo infatti ha deciso che i processi avessero le porte chiuse sia al pubblico che ai giornalisti. Secondo una fonte anonima però, Associated Press ha ipotizzato che la causa di tutto fosse la divulgazione di alcuni segreti di stato. Questo il motivo che ha portato la caduta del partito di Aung San Suu Kyi, e le successive condanne a nome suo e dei suoi alleati.
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