Un bambino con il dna di 3 genitori è nato nel Regno Unito grazie ad un innovativa tecnica di procreazione assistita che ha combinato il dna di tre genitori con quello di una donatrice con l’obiettivo di impedire lo sviluppo di gravi malattie ereditarie. Si tratta di una tecnica di fertilizzazione in vitro conosciuta come Spindle Nuclear Transfer, trattamento di donazione mitocondriale, terapia sostitutiva mitocondriale.
La tecnica mira a sostituire il dna mitocondriale con quello della donatrice per impedire ai bambini di sviluppare malattie ereditarie incurabili e potenzialmente letali innescate dal profilo genetico mutato dei mitocondri della mamma.
Questa tecnica era stata utilizzata già in Messico nel 2016. La madre del bambino era infatti portatrice dei geni responsabili della sindrome di Leigh o encefalopatia necrotizzante subacuta, una malattia che interessava il sistema nervoso centrale, il tronco cerebrale ed il cervelletto.
I bimbi infatti possono sviluppare vari sintomi come il ritardo psicomotorio, il vomito ricorrente, l’ epilessia e la morte sopraggiunge nei primi anni di vita. Invece con la sostituzione mitocondriale si concepisce il bambino con il dna del padre e quello nucleare della madre, mentre quello mitocondriale della donatrice impedirà il trasferimento della maggior parte dei geni dannosi.
Le mutazioni che colpiscono i mitocondri possono comportare patologie gravi a carico degli organi che consumano grandi quantità di energia, come cuore, cervello e fegato.
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