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“Love is in the Bin” (L’Amore e’ nel Cestino) di Banksy rientrerà nel mese di ottobre nelle gallerie di Bond Street. La stima di partenza sarà dalle quattro alle sei volte superiore rispetto al 2018.
Il writer Banksy, la cui identità resta ancora sconosciuta, tre anni fa si rese protagonista di una prodigiosa ed eclatante dimostrazione di insofferenza verso l’establishment dell’arte, riducendo in mille pezzi il suo iconico “Girl With Baloon”. A ridurre in pezzi l’opera un meccanismo nascosto all’interno della cornice.
Secondo Sotheby’s, “Love is in the Bin” puo’ essere considerato l’erede di una tradizione di arte anti-establishment cominciata con il movimento Dada e Marcel Duchamp, e poi a seguire Robert Rauschenberg che cancello’ un disegno a matita di Willem de Kooning e lo re-intitolo’ “Erased de Kooning Drawing”, fino a Ai Wei Wei quando distrusse un’urna della dinastia Han fotografandosi nell’atto di farlo. Ma lo stesso Bansky non e’ nuovo alle provocazioni a New Bond Street: nel 2004 il writer applico’ segretamente lo “stencil” di un topo sulle pareti di una galleria durante la mostra preparatoria della serie “Pharmacy” di Damien Hirst. (ANSA).
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