Armati di spillette che richiamano orgogliosamente la loro appartenenza partitica e di opuscoli inneggianti ad un programma per il cambiamento reale del Paese, gli esponenti di Forza Italia hanno oggi incontrato il loro leader: Silvio Berlusconi.
Il Cavaliere non si è risparmiato in rinnovate critiche al Governo nato dall’alleanza tra M5S e Lega il quale, a suo dire non durerà che altri pochi mesi.
La colpa è tutta loro, secondo Berlusconi: dei grillini. Definiti “sessantottini in ritardo” Di Maio e i suoi sono per il leader di Forza Italia esponenti delle idee della sinistra del secolo scorso, che si sono dimostrati peggiori del sistema che dicevano di voler cambiare.
E Salvini? Il leader della Lega è, per Forza Italia, l’unico possibile argine ad una deriva statalista. L’appello di Berlusconi, in questo senso, è chiaro: “Fermare il Decreto Dignità”.
Immediata, e anche velatamente piccata, la risposta del leghista: “Io non blocco nulla. Lavoriamo per migliorare”.
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