10 Marzo 2020 - 11:03

Biennale di Venezia rimandata ad agosto per Covid-19

biennale

A seguito delle ordinanze del Decreto dell’8 marzo, anche la Biennale di Architettura di Venezia viene rimandata ad agosto, per contenere i contagi di Coronavirus

“Non volendo aprire una mostra incompleta, La Biennale, sentito anche il curatore Hashim Sarkis e nel rispetto delle difficoltà dei Paesi partecipanti e degli architetti invitati, ha deciso di posticipare l’inaugurazione al 29 agosto, riportando l’edizione di quest’anno della Biennale Architettura alla durata trimestrale, da fine agosto a fine novembre”. 

Questa la dichiarazione di Hashim Sarkis, curatore di questa edizione, a seguito del difficile momento che sta vivendo anche il mondo della cultura.

A causa dell’emergenza sanitaria del Coronavirus, anche la Biennale di Architettura di Venezia ha ricevuto una battuta d’arresto, come tutti gli altrieventi in Italia.

A seguito del Decreto dell’8 marzo 2020, che impone la chiusura di musei e annulla manifestazioni culturali,  anche la Biennale è stata rimandata ad agosto. 

E anche la tematica di questa edizione sembra essere altamente significativa per il periodo che stiamo vivendo: How will we live toghether? è infatti il titolo. Come potremmo vivere insieme senza la paura? Sarkins lo spiega.

“How ci parla di approcci pratici e soluzioni concrete, evidenziando il primato della risoluzione dei problemi nel pensiero architettonico. Will segnala uno sguardo rivolto verso il futuro. 

We è un termine inclusivo – di altri popoli, di altre specie – e richiama una comprensione empatica dell’architettura. Live significa non solo esistere, ma anche prosperare, fiorire, abitare ed esprimere la vita. Together implica azioni collettive, beni comuni, valori universali, evidenziando come l’architettura sia una forma collettiva ma anche una forma di espressione”.

Come sarà organizzata

Saranno 114 i partecipanti a recarsi presso i Giardini, l’Arsenale e Forte Marghera. Arriveranno da 46 paesi, quali Africa, Asia e America Latina. Stations e Cohabitats sarà il risultato di ricerche condotte nelle università, oltre a 5 scale che collegheranno i siti sopracitati adelle installazioni.

Le tematiche trattate saranno l’ambiente, l’Architettura e il rapporto con il corpo umano in base alle nuove tecnologie. Lo spazio tra Cosmo e Terra si reinventa, nella riprogettazione di parchi, scuole e megalopoli quando si parla di architettura della comunità.

Questo e molto altro, come incontri con architetti di fama mondiale e appuntamenti didattici, ci aspetta quando l’emergenza Covid-19 sarà finita e l’Italia tornerà a splendere per la cultura.