Bologna. Presso il Palazzo Fava ogni week end di luglio, fino a settembre, si potranno ammirare due delle bellissime opere dei fratelli Annibale ed Agostino Caracci, aiutati dal cugino Ludovico.
Le “storie di Giasone e Medea” fu il primo lavoro importante, realizzato nel 1584 grazie a Padre Antonio e, insieme alle “Storie di Enea” sono esposte in questa mostra.
Questi lavori, realizzati dai pionieri del fregio, hanno rivoluzionato le frontiere della pittura italana euroepa. Questa tecnica operava una divisione tra le parti narrative e quelle decorative, che consistevano in statue di divinità in in trompe-l’oeil.
Attraverso queste opere si può notare un ritorno alla natura, attraverso gli studi dal vero che hanno cancellato le artificiosità del Tardo Manierismo. Tai elementi faranno parte poi della Scuola degli Incamminati, fondati dai Caracci nella città.
A Palazzo Magnani sono conservati altri loro capolavori come “Storie della Fondazione di Roma” ed altre icone del Barocco alla Galleria Farnese.
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