6 Settembre 2023 - 12:27

Brandizzo, il fratello di una vittima: “Il video è un testamento”

Secondo gli inquirenti, quattro delle vittime dell'incidente di Brandizzo erano senza specializzazione. E i sindacati insorgono

binari treno Torino Brandizzo Cava

La polemica non si placa. Il mistero riguardante i cinque operai morti a Brandizzo a causa di un incidente ferroviario nel mezzo del loro turno lavorativo si infittisce. Il treno, arrivato a 160 km/h nel mezzo del loro turno notturno ha rappresentato la fine della vita per quasi tutti, a parte due superstiti. Ora, a parlare è il fratello maggiore del più giovane degli operai morti nell’incidente. Anche lui lavora per la stessa azienda per la quale lavorava il fratello, ovvero la Sigifer.

Proprio per questo motivo è stato convocato direttamente dalla procura di Ivrea per capire se aprire un cantiere prima di aver bloccato la circolazione dei treni sia un’eccezione o una consuetudine. Secondo gli investigatori, nella squadra di Brandizzo sembrerebbe che quattro fossero degli operai comuni e non avrebbero potuto dunque essere mandati a lavorare sui binari della ferrovia. La ferrovia, infatti, è un cantiere ad alta specializzazione, che richiede addetti con determinate qualifiche per il lavoro da svolgere.

Secondo le prime verifiche svolte, alla Sigifer quasi tutti i lavoratori avrebbero la qualifica di operai comuni. Solo 18 sono operai qualificati, quelli specializzati sarebbero invece 35. Il segretario generale della Feneal UIL Torino, Claudio Papa, ha commentato: “Questo vuol dire che hanno il livello più basso. Invece sono chiamati a svolgere mansioni per cui non si può essere operai comuni.

Il fratello maggiore di Kevin Laganà ha dichiarato: “Quel video per me ha il valore di un testamento. È come se mio fratello abbia voluto farsi giustizia da sé. Davanti alla Procura dirò la verità, come del resto ho sempre fatto.”