Come succede ogni anno, a fine marzo e a fine ottobre è necessario mettere mano alle lancette per il cambio ora. Ma, questa volta, potrebbe anche essere l’ultima. Già da molti mesi, infatti, nei vari stati Ue, come Francia e Germania, si sta discutendo circa l‘abolizione dell’ora solare. Il motivo riguarda sia alcune difficoltà riscontrate nella gestione dei trasporti nella notte del cambio, sia per effettivi risparmi in termini economici. Per il momento, i favorevoli ed i contrari si equivalgo e per questo motivo è stata data la possibilità ad ogni stato membro di decidere.
In Italia, probabilmente si propenderà per la perenne abolizione dell’ora solare, per gli evidenti risparmi energetici ed economici. Secondo i dati Terna, la società che gestisce la distribuzione di energia, nei sette mesi di ora legale con un’ora di sole in più, l’Italia ha risparmiato complessivamente 554 milioni di kilowattora, un valore corrispondente a minori emissioni di CO2 in atmosfera per 290 mila tonnellate. Tutto ciò equivale ad un risparmio economico di circa 111 milioni di euro.
Alla luce di questi dati, sembrerebbe conveniente per tutti gli Italiani abolire definitivamente il cambio dell’ora. Stando agli accordi Ue, la decisione deve essere presa entro il 2021. Intanto, la notte del prossimo 31 Marzo, dovremmo ancora una volta mettere mano alle lancette.
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