Canale di Suez: portacontainer incagliata blocca il passaggio a centinaia di navi
La portacontainer Ever Given blocca il Canale di Suez creando un ingorgo per centinaia di navi. Fervono i lavori per disincagliare la nave e liberare il canale
Martedì mattina la nave portacontainer Ever Given si è incagliata nel Canale di Suez a causa di una tempesta di sabbia. La nave giace ora di traverso nel Canale, creando un blocco per centinaia di navi, che attendono inutilmente di poter transitare. Il blocco potrebbe durare anche settimane, stando alle dimensioni ciclopiche della nave e al fatto che è a pieno carico. Le ripercussioni per il commercio mondiale si sono già fatte sentire: il Canale di Suez è un crocevia fondamentale per i traffici marittimi, collegando il Mediterraneo con l’Oceano Indiano, permettendo così di evitare la circumnavigazione dell’Africa. Al momento c’è già un ingorgo di circa 200 navi all’imboccatura del Canale, dove transita il 12% del traffico merci mondiale e ben il 40% dell’import-export italiano.
Al momento la navigazione nel Canale di Suez è temporaneamente sospesa. E lo sarà fin quando il cargo battente bandiera panamense (ma gestito da una società di Taiwan) non verrà disincagliato. Al momento gli operatori del settore sono costretti a percorrere rotte alternative. In particolare, diverse petroliere hanno dovuto optare per la circumnavigazione del continente Africano.
Allarme pirati sulle rotte alternative
Molte compagnie mercantili hanno lanciato l’allarme pirateria sulle rotte alternative al Canale di Suez chiedendo l’intervento della Marina degli Stati Uniti. Zhao Qing-Feng, manager della China Shipowners’ Association con sede a Shanghai, ha aggiunto che il pericolo esiste soprattutto nell’avvicinarsi alle coste dell’Africa orientale. Anche tutte e nove le navi portacontainer della compagnia Maersk sono attualmente in coda a Suez. Le prime stime dicono che il blocco costa circa 9,6 miliardi di dollari al giorno, secondo alcune stime elaborate da LLoyd’s list e diffusi da Bloomberg. Si tratta comunque di stime abbastanza grossolane.
Nel frattempo proseguono i lavori per liberare la nave e il Canale di Suez, anche se il timore è che saranno necessarie settimane. Al momento gli scavatori stanno cercando di liberare la prua della nave, permettendo ai rimorchiatori di fare il resto. Il problema è che la nave lunga 400 metri e con una capacità di carico di quasi 220mila tonnellate potrebbe essersi già arenata troppo a fondo. Ciò renderebbe impossibile liberarla senza prima rimuovere parte del carico. Ad ogni modo sarà necessario rimuovere dai 12 ai 16 metri di sabbia sotto la nave al fine di liberarla e permetterne il galleggiamento.
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