Carmen Consoli: L’ultimo bacio è la storia di un addio

Immagine dal trailer YT

Testo e significato della canzone “L’ultimo bacio” di Carmen Consoli, colonna sonora del film omonimo di Gabriele Muccino

L’ultimo bacio è il titolo di un emozionante brano della cantautrice Carmen Consoli, contenuto nel suo terzo album del 2000, Stato di necessità. Il pezzo è anche la colonna sonora del film omonimo di Gabriele Muccino.

Il videoclip, infatti, è girato proprio sul set del film, durante le scene che riguardano il primo incontro fra Stefano Accorsi e Martina Stella. Sullo sfondo, vestita di rosa e con una coroncina di fiori sulla fronte, compare la cantante.

Analisi

La canzone è la storia di un feroce addio, suggellato da un ultimo bacio sotto la pioggia. Le lacrime di dolore si confondono con le gocce d’acqua, celandole, ed il fischio del vento assomiglia ad una malinconica e solenne sinfonia di violini. Il tutto si traduce in una ballata romantica ed intimistica.

Testo

Cerchi riparo, fraterno conforto
Tendi le braccia allo specchio
Ti muovi a stento e con sguardo severo
Biascichi un malinconico Modugno
Di quei violini suonati dal vento
L’ultimo bacio, mia dolce bambina
Brucia sul viso come gocce di limone
L’eroico coraggio di un feroce addio

Ma sono lacrime
Mentre piove, piove
Mentre piove, piove
Mentre piove

Magica quiete, velata indulgenza
Dopo l’ingrata tempesta
Riprendi fiato e con intenso trasporto
Celebri un mite e insolito risveglio
Mille violini suonati dal vento
L’ultimo abbraccio, mia amata bambina
Nel tenue ricordo di una pioggia d’argento
Il senso spietato di un non ritorno

Di quei violini suonati dal vento
L’ultimo bacio, mia dolce bambina
Brucia sul viso come gocce di limone
L’eroico coraggio di un feroce addio

Ma sono lacrime
Mentre piove, piove
Mentre piove, piove
Mentre piove, piove

Luciachiara Faiella

26 anni. Laureata in Filologia Moderna. Impegnata nel progetto CyberZone in collaborazione con Amesci che informa sui fenomeni di bullismo e cyberbullismo. Mi piacciono la cronaca rosa, i programmi leggeri, la musica cantautorale, le spiagge a settembre, i romanzi che non ti lasciano tregua, le serie tv che incollano allo schermo, le persone curiose, i cinema di periferia, la comunicazione sotto ogni aspetto.