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Le fibrillazioni sui mercati internazionali innescate dal conflitto Russia – Ucraina iniziano a mostrare le loro prime conseguenze anche sui consumi degli italiani: secondo i dati diffusi dall’Istat, oggi per riempire il carrello della spesa di una media famiglia italiana si spende circa il 4% in più rispetto a quanto era necessario appena un mese fa.
Ciò è dovuto ad un aumento generalizzato dei prezzi al consumo di alcuni prodotti, tra cui alimentari (che passano dal 3,2% al 4,1% su base annua), prodotti per la cura della persona e altri beni ad alta frequenza d’acquisto, i cui prezzi sono lievitati, rispetto ad un anno fa, di esattamente un punto percentuale, passando dal 4,3% al 5,3%.
Quali sono i beni ad alta frequenza d’acquisto? Oltre ai beni alimentari e alle bevande, appartengono a questa categoria, individuata dal paniere Coicop, anche i tabacchi, le spese per la casa (affitto, manutenzione, acquisto di beni non durevoli), carburanti, trasporti urbani, giornali e periodici, servizi di ristorazione e spese di assistenza. Il paniere Coicop individua anche altre due categorie di prodotti: a media frequenza di acquisto (per esempio le spese per l’abbigliamento) e ad alta frequenza di acquisto (per esempio elettrodomestici o articoli sportivi)
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