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Investire in carte collezionabili Pokémon: una guida per cominciare

L’hobby delle carte collezionabili è molto popolare soprattutto tra ventenni e trentenni, cresciuti insieme allo sviluppo dei Pokémon.

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Passando dalla casa dei genitori al primo appartamento in affitto, conquistata una certa indipendenza economica, anche la raccolta di carte collezionabili si è trasformata da gioco a hobby, fino a diventare un investimento.

Negli ultimi anni, il valore di alcune carte è schizzato alle stelle, tanto che qualche ex giocatore si è persino messo le mani nei capelli per aver venduto (o peggio gettato) alcune carte dei primi giorni. Un esempio? La Scheda Illustrator Pikachu PSA di grado 10 acquistata per oltre 5 milioni di dollari nel 2021. Investimento a lungo termine o guadagno facile? Quali sono i segreti per trasformare una passione in una scelta vincente?

1. La conoscenza è tutto: studiare

Prima di fare un qualunque acquisto, serve del tempo per imparare a conoscere le carte, le gradazioni, come conservarle e proteggerle. Insomma, bisogna studiare l’hobby (o il campo d’investimento). Alcuni acquisti sono persino necessari, come i raccoglitori con bustine protettive. Altri accorgimenti a costo zero sono altrettanto importanti, come tenere lontano le carte da fonti di calore e dalla luce diretta del sole.

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Infine, conoscere il mercato e la community, seguendo eventi sia online che di persona, parlare con gli altri, orientarsi in un settore tematico interessante (deve pur sempre essere una passione) ma anche richiesto. Insomma, spendere soldi senza sapere è uno spreco a priori.

2. L’andamento del mercato: le oscillazioni dei prezzi

Conoscere le oscillazioni è uno dei doveri di ogni investitore, dalle azioni in borsa alle carte Pokémon. Per cominciare, conoscere le fasce di prezzo consente di evitare spese eccessive già all’acquisto delle prime carte. Ogni pezzo ha un valore di mercato e la tendenza naturale di chi offre è chiedere troppo, nella speranza di trovare l’acquirente con poca esperienza e abbastanza soldi in tasca da spendere.

Per fortuna, online si può trovare un sito (Pokémon Center) che cataloga i cosiddetti prezzi di vendita consigliati (RRP in inglese). In alternativa, si possono seguire le aste online su eBay oppure su TCG Player, un sito dedicato agli appassionati di carte collezionabili.

3. L’obiettivo di una collezione: passione e guadagno

Nei primi tempi, è normale seguire un po’ di tutto, ma per un viaggio che davvero soddisfi tutti i requisiti di un investimento è importante scegliere al più presto un settore, un obiettivo chiaro: su quale aspetto del mondo dei Pokémon concentrarsi? C’è davvero l’imbarazzo della scelta, dagli elementi, come acqua o fuoco, ai personaggi singoli, oppure ai primi anni di produzione. Una strategia serve per non andare tentoni, per rimanere sulla strada giusta, risparmiare (e guadagnare), ma anche per avere più soddisfazione in meno tempo.

4. Il budget: l’amico nemico di ogni investitore

Ebbene sì, come ogni fondo finanziario, o come la scelta dei migliori casinò online in italiano, anche l’acquisto di una carta richiede un budget. La collezione deve essere un passatempo (non un lavoro) e non deve sottrarre fondi vitali, ma accantonamenti proporzionati. Il rischio è quello di spendere troppo alla svelta, quando il ritorno economico potrebbe richiedere anni. Per rimanere una passione piacevole, anche la raccolta di Pokémon va contingentata rispondendo a una semplice domanda: quanto posso mettere da parte come forma di investimento a lungo termine, senza soffrire la mancanza di una cifra mensile?

5. Venditori affidabili e niente fregature!

Forse il consiglio più importante, che vale per qualunque acquisto, soprattutto online? Hai trovato un computer nuovo alla metà del prezzo? Uno schermo da 1000 € in offerta per 150 €? Una carta da 100 € in offerta per 5 €? Diffidare, diffidare, diffidare! Acquistare senza poter verificare coi propri occhi è un azzardo. Nei primi tempi, quando gli occhi non sono abbastanza allenati per riconoscere le gradazioni delle carte, anche una perizia o almeno l’assistenza professionale di chi se ne intende.

6. Conservare le carte nel modo corretto

Cosa succede quando si compra la prima bustina? È normale: l’adrenalina è alle stelle, la voglia di scoprire le carte. Si strappa l’involucro e si sfogliano le carte (con le mani pulite, si spera?). E poi? Mettiamo le carte su uno scaffale o sulla scrivania a prendere la polvere? Ecco il modo più veloce per perdere qualunque valore intrinseco. Insomma, è fondamentale procurarsi gli accessori fondamentali per conservare al meglio il proprio investimento: album, bustine e, per chi vuole andare fino in fondo, anche delle pinzette.

7. Le bustine? Solo per divertimento

Aprire una bustina fresca di stampa è un’esperienza piacevole e divertente, ma quante sono le probabilità di trovare una carta di grande valore, una carta che rientri nella nostra collezione, se non addirittura l’unico pezzo ancora mancante? Quasi nulle. Per un investimento che dia soddisfazione, programmato e strategico, la tattica più efficace e logica è l’acquisto di carte specifiche, con una vera e propria lista degli acquisti (i pezzi mancanti). Come si faceva un tempo con i francobolli, anche con le carte Pokémon è possibile preparare gli spazi per le carte mancanti. Inoltre, sapere ciò che si vuole consente di seguire i mercati online e trovare le occasioni quando capitano.

8. L’ultimo nemico del successo: la fretta

Paura di un’occasione che sfugge? Fretta di concludere la collezione anzitempo? Può capitare a chiunque, alle prime armi ma anche dopo anni di esperienza, quando manca poco alla fine, la collezione completa. È capitato a molti quando il mercato era al picco (2020-21). A volte può capitare di aspettare anni, prima che la carta giusta raggiunga il prezzo giusto. Questo vale sia per l’acquisto, sia per la vendita.

Aspettare anni prima di acquistare, poi altri anni prima di vendere? Ebbene sì, questa è la vera misura di una collezione riuscita: pazienza, investimento gestito e piena soddisfazione. In fondo, non si tratta solo di guadagnarci, ma anche di realizzare un obiettivo, una passione fruttuosa. Allora, buon divertimento!

Danilo Iammancino

Ideatore della testata giornalistica in questione con Zerottonove ho portato a termine uno dei miei principali obiettivi professionali. Giornalista Pubblicista, laureato in Scienze della Comunicazione, con specializzazione magistrale in Comunicazione d’impresa e Pubblica. Sin dagli inizi della mia carriera universitaria ho spinto fortemente nel diventare un professionista della comunicazione. La mia Mission? Creare una testata giornalistica che dia spazio a giovani determinati e che sia un trampolino di lancio per nuovi talenti che vogliano imparare con passione e sacrificio le mille sfaccettature di questa professione.

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