In cattedra il sindaco di Castel San Giorgio Paola Lanzara, il Capitano Massimo Avallone e la dirigente scolastica Loredana Cervelli. Legalità e contrasto al Bullismo e Cyberbullismo: se n’è discusso ieri mattina nel corso di un convegno svoltosi al palazzo di città. Scuola, Istituzioni locali e forze dell’Ordine insieme per parlare ai ragazzi e sensibilizzarli rispetto ad una problematica che in Italia, secondo gli ultimi dati forniti dall’ONG Internazionale Bullismo Senza Frontiere , è in forte crescita.
L’Italia, infatti, è uno dei Paesi con il maggior numero di casi di bullismo al mondo. Negli anni 2021 e 2022 si sono registrati un totale di 19.800 episodi denunciati, ma potrebbe esserci anche un sommerso che stenta a venire a galla.
«Bullismo e Cyber bullismo, è necessario comprenderli per combatterli – ha dichiarato il primo cittadino di Castel San Giorgio Paola Lanzara – sono grata alla dirigente dell’istituto Comprensivo Lanzara, la professoressa Loredana Cervelli e a tutte le docenti del Team Antibullismo della scuola, Candida Perrelli, Gerarda Navarra, Cira Angelone, Manola Aliberti e Michela Rinaldi, per il grande lavoro che stanno svolgendo e per aver coinvolto i ragazzi in un dibattito davvero interessante e proficuo. Come istituzione locale faremo la nostra parte.
Un grazie va anche al capitano Massimo Avallone della Compagnia dei Carabinieri di Mercato San Severino che ha tenuto una lezione preziosa ed importante per mettere in guardia i ragazzi dai pericoli della Rete. È necessario parlare con i giovani, incoraggiarli a condividere le emozioni e soprattutto occorre non lasciarli mai soli. Ed è quello che sta facendo in maniera esemplare l’istituto Comprensivo di Lanzara – ha aggiunto Paola Lanzara. Per questo, se siete a conoscenza di casi di bullismo parlatene apertamente con le vostre famiglie, con i docenti, con la dirigente e se necessario anche con il sindaco e le Forze dell’Ordine. Noi, ragazzi, ci siamo e ci saremo sempre. E ricordate che voi siete più forti ed in gamba del bullo di turno» – ha concluso Paola Lanzara rivolgendosi alla folta platea di ragazzi.
Tante le domande rivolte dai ragazzi sia al sindaco che al Capitano Avallone. Il fenomeno è stato tratteggiato con dovizia di dati e numeri. È emerso che non c’è differenza di genere, a compiere gli atti di bullismo sono sia i ragazzi che le ragazze, ma queste ultime, come ha sottolineato lo stesso Capitano Avallone, spesso si caratterizzano per maggiore violenza ed audacia rispetto ai colleghi maschi. Tuttavia ci sarebbe una differenziazione di genere tra le vittime.
Secondo i dati emersi dall’Indagine conoscitiva Istat sul bullismo, a finire nel mirino sono più ragazze che ragazzi. Oltre il 55% delle giovani 11- 17enni è stato oggetto di prepotenze qualche volta nell’anno mentre per il 20,9% le vessazioni hanno avuto almeno una cadenza mensile, contro, rispettivamente, il 49,9% e il 18,8% dei loro coetanei maschi. Il 9,9% delle ragazze ha subito atti di bullismo una o più volte a settimana, rispetto all’8,5% dei maschi. Gli atti di bullismo subìti a scuola decrescono con l’età, in particolare la percentuale di ragazzi che ha subìto prepotenze una o più volte al mese diminuisce al crescere dell’età, passando dal 22,5% fra gli 11 e i 13 anni al 17,9% fra i 14 e i 17 anni.
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