E’ Coldiretti a lanciare l’allarme: i terreni agricoli dell’entroterra sardo, in particolare quelli afferenti alla Valle del Tirso, tra Ottana, Bolotana, Orotelli e Sarule, sono in queste settimane teatro di una ingente invasione di cavallette che sta mettendo in crisi il settore delle colture, divorando foraggio, grano ed eba medica, già in ginocchio a causa della crisi Coronavirus (si stima che circa il 58% delle attività ha subito in questo periodo una diminuzione del volume di affari).
La causa di questa invasione “di dimensioni bibliche, che ricorda quelle del passato”, sarebbe da rintracciare nella scarsità di piogge che hanno caratterizzato questo inverno particolarmente mite : il 2020, a ben vedere, si attesta come uno degli anni più caldi della storia addirittura dal 1800 con un aumento della temperatura di almeno 1,52 gradi.
Come ovviare al problema delle invasioni di cavallette, che potrebbero registrarsi anche in città presso orti e giardini? L’unica speranza, fanno sapere ancora gli esperti, risiede in predatori naturali come gli uccelli la cui attività potrebbe contenere l’avanzata di queste locuste “polifaghe”, cioè in grado di nutrirsi di diverse piante spontanee, tra cui colture erbacee in particolare leguminose.
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