Champions League, Final Eight e porte aperte a Lisbona?
Ancora regna l’incertezza sul futuro della Champions League 2019/20: l’UEFA pensa alla Final Eight ma anche alla disputa della finale a porte aperte
Se i campionati europei sono ripartiti o sono in procinto di farlo (Belgio, Olanda e Francia a parte), ancora grande incertezza su quello che sarà il destino della Champions League.
La massima competizione europea si è fermata a metà degli ottavi di finale: quattro squadre sono già qualificate (Atalanta, Atletico Madrid, Lipsia e Paris Saint Germain) ed altre quattro partite sono ancora tutte da decidere, tra queste anche Juventus-Lione. Nell’incertezza, l’UEFA sta lavorando per la ripartenza del torneo con l’obiettivo di disputare il tutto nel mese di agosto ma con una formula diversa.
Infatti, stando a quanto riportato dalla Bild, l’ipotesi è quella di disputare una Final Eight con le otto squadre qualificate ai quarti (di cui 4 già dentro) che si giocherebbero il tutto in una gara secca fino ad arrivare alla finale.
Su questo discorso, si defila l’ipotesi della disputa dell’atto finale ad Istanbul, sede principale indicata ad inizio anno. L’alternativa si chiama Lisbona e da Nyon si vocifera ad una possibile apertura dello stadio per ospitare il pubblico, in modo tale da non renderla una finale per pochi intimi.
La decisione ufficiale sarà presa il prossimo 17 giugno: qualora non arrivare l’ok per la sede lusitana, le altre due candidate sono Madrid o Francoforte. Situazione ancora in alto mare.
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