Charles Fregèr, artista dell’antropologia umana, ha condotto una ricerca sull’appartenenza e stili di vita umani espressi con l’abbigliamento. Due discipline così affini si sono fuse in una mostra chiamata “Fabula”, all’Armani Silos di Milano dal 12 gennaio al 24 marzo.
Uno sguardo sulle culture e sull’importanza di sentirsi parte di una comunità che si sintetizzano in un codice d’abbigliamento, che varia a seconda delle latitudini, ma accomuna ogni popolazione.
E così nelle opere di Fregèr sfilano elefanti di Jaipur, pattinatori sul ghiaccio finlandesi e lottatori di Sumo, passando per lo studio di maschere e costumi tradizionali che l’autore stesso si diverte ad indossare.
Si tratta di una ricerca che va dal particolare al generale, in un ambito universale e comune, che analizza la potenza della comunicazione non verbale.
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Nel rispetto della presunzione di innocenza e fermo restando che eventuali giudizi diresponsabilità potranno conseguire…