7° Arte: #3 The Gold Rush – Il primo film a tutto tondo
Distribuito il 26 Giugno 1925, The Gold Rush è un film quasi tutto di Charlie Chaplin. Ne è infatti attore protagonista, regista, produttore, compositore, nonché ideatore. Un film fondamentale nella storia del cinema, la prima “lunga” commedia
Ne avevamo parlato nel primo episodio di questa nuova rubrica inerente ai film più importanti della storia del cinema. Con The Kid, il primo Charlie Chaplin regalava una durata comica limitata. Adesso invece, si vede lo sforzo ed il coraggio nel trovare qualcosa di nuovo. Il Monello durava “solo” 52′, con The Gold Rush la durata della pellicola raggiunge persino gli 81′. Questa è solo una delle novità messe in scena da Chaplin, che renderà un film testimone del capitalismo una pietra miliare della settima arte.
Charlot tra imprevisti ed emozioni
Charlot è cercatore e vagabondo in questa nuova pellicola, ricca di simpatiche gag d’azione, ma anche di personaggi ben caratterizzati. Altra novità importante per il cinema di quell’epoca. Chaplin mette in scena, grazie ad una durata più consistente, non solo comicità, ma anche riflessione dei personaggi. Charlot viene infatti accompagnato dai personaggi Giacomone e Black Larson, spalle comiche divertenti ed esuberanti. Poi conosce Giorgia, quasi per sbaglio, ma la donna si rivelerà importantissima ai fini della trama. A causa di ciò Charlot conoscerà anche Jack Cameron, che potremmo considerare come l’antagonista del film.
Non solo per i film di quell’epoca, The Gold Rush presentava un vario cast, ma permetteva ai suoi personaggi di evolvere. Lo stesso Charlot nasce come cercatore, con l’ostentata ricerca dell’oro per far fortuna, ma varierà le sue priorità ed i suoi ideali quando conoscerà Giorgia.
Non è più un punto A che raggiunge un punto B: il percorso del film è molto più articolato. Non è facile far ridere per 81′ di fila, e perciò Chaplin unisce risate a sano intrattenimento, con una trama lunga ed intrecciata. Un’assoluta novità per un film degli anni venti.
Il Chaplin dietro le quinte
Tutti conosco Charlie Chaplin per i suoi baffi, i suoi passi da pinguino e le sue divertenti gag in cui è protagonista. Pochi altri conoscono Chaplin come regista, sceneggiatore, e soprattutto compositore. È la musica a giocare un ruolo completamente ridisegnato in questo film.
Note vivaci e penetranti che accompagnano lo spettatore senza mai una sosta, cambiando radicalmente in base ad ogni minimo movimento che vediamo sullo schermo. Ogni sguardo, ogni scivolone, ogni imprevisto, viene accompagnato da un cambio di ritmo nella colonna sonora che rende il film decisamente più apprezzabile. Una novità rispetto alle pellicole esordienti di Chaplin, che si consacra anche come compositore.
The Gold Rush, in italiano La Febbre dell’Oro, è una delle commedie più indimenticabili del cinema. Ma oltre al lato comico, Chaplin raggiunge vette importanti se consideriamo come questo come uno dei primi film completi al cento per cento. Trama lunga e non scontata, personaggi riflessivi e che si evolvono durante la storia, e musiche decise e convincenti. Insomma, andava a formarsi pian piano un film a 360°, e ciò non sarebbe stato possibile senza l’aiuto di uno come Charlie Chaplin.
ARTICOLO PRECEDENTE
Khloé Kardashian, all’età di 33 anni aspetta il primo figlio
ARTICOLO SUCCESSIVO
Steven Tyler, costretto dai suoi medici a cancellare le ultime tappe del tour