24 Febbraio 2017 - 16:16

Da Claudio Ranieri a Carlo Ancelotti, gli esoneri più ingiusti

Ranieri

Claudio Ranieri, l’eroe d’oltremanica vincitore della Premier 2015/16 anno con il piccolo Leicester, è stato esonerato dopo la sconfitta con il Siviglia

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At the end of the storm, there’s a golden sky
And the sweet, silver song of a lark

Così Richard Rodgers e Oscar Hammerstein scrissero nel 1945. Il pezzo sarà destinato ad entrare nella storia e conosciuto a noi tutti con il titolo “You’ll never walk alone“. Questa canzone dopo essere stata interpretata dai grandi della musica, come Elvis Presley, Frank Sinatra, Barbra Streisand, Judy Garland e Johnny Cash, è diventata iconica anche in ambito calcistico. Inno di squadre come Celtic, Liverpool e Borussia Dortmund.

Ebbene, nessun “golden sky” per Claudio Ranieri, ormai ex manager ed eroe di Leicester, dopo la storica ed indimenticabile vittoria del titolo inglese. L’esonero in seguito alla sconfitta 2-1 subita in Champions League al Ramón Sánchez-Pizjuán contro il Siviglia ha segnato la fine di percorso che ha entusiasmato tantissimi appassionati di questo sport ma, soprattutto, che ci ha tenuto a incollati al televisore per un anno intero a seguire i match dei foxes.

Quello di Ranieri è un esonero che ha fatto molto rumore, memore dello storico trionfo dell’anno precedente. Tantissimi sono stati i messaggi di solidarietà nei confronti del tecnico romano, da Luciano Spalletti al nemico di sempre, José Mourinho fino ad arrivare a Gary Lineker che ha parlato di un esonero “inspiegabile e imperdonabile.”

Ma la lista degli esoneri ingiusti negli ultimi decenni è piuttosto lunga. Zon ha voluto così rinfrescarvi la memoria con alcuni licenziamenti piuttosto inaspettati.

Zdeněk Zeman – Lazio, Stagioni 1994-1997

Dopo il Foggia dei miracoli, Zeman inizia l’avventura sulla panchina della Lazio. Al suo primo anno il boemo, con giocatori come Beppe Signori e l’acquisto Roberto Rambaudi, centra al suo primo anno il secondo posto, dopo aver dato filo da torcere alla Juventus per lo scudetto e con il miglior attacco del campionato merito di larghe vittorie con Fiorentina (8-2) e Foggia (7-1), Inter (4-1), Milan (4-0) e Juventus (3-0). La compagine romana arriva fino ai quarti di finale di Coppa UEFA persi col Borussia Dortmund, mentre in Coppa Italia la squadra capitolina si fermerà in semifinale eliminata da una doppia sconfitta con la Juventus.

La seconda stagione sulla panchina della Lazio continua sulla cresta dell’onda con risultati come il 4-0 sulla Juventus campione d’Italia che permettono ai biancocelesti di giungere al terzo posto ( ancora con il miglior attacco del campionato e Signori capocannoniere). In Coppa Italia i biancocelesti sono eliminati dall’Inter ai quarti di finale, mentre in Coppa UEFA dove la Lazio non andrà oltre i sedicesimi eliminati dai francesi del Lione.

Alla terza stagione, dopo la cessione di giocatori chiave come Bokšić e Di Matteo, la Lazio non riesce ad esprimersi bene durante il girone d’andata e viene eliminata in Coppa Italia ai quarti contro il Napoli (poi finalista perdente della competizione) e in Coppa UEFA ai sedicesimi da parte del Tenerife. Dopo la sconfitta interna subita da parte del Bologna per 1-2, il 27 gennaio 1997, il tecnico boemo viene esonerato. Tuttavia in quest’esperienza ha lanciato giocatori come Alessandro Nesta, Roberto  Di Matteo, Marco Di Vaio e Pavel Nedvěd.

Leonardo Jardim – Olympiakos Pireo Stagione 2012-2013

L’attuale tecnico del Monaco, prima di ottenere ottimi risultati nel Principato, ha avuto modo di essere stato ingiustamente esonerato dalla squadra di Pireo. Jardim aveva preso la squadra nel giugno del 2012 dopo l’avventura al Braga (portandola al terzo posto finale, il miglior piazzamento nella storia del club) e viene esonerato nel gennaio 2013 quando aveva ben 10 punti di vantaggio sulla seconda in classifica. Si è parlato con problemi con la dirigenza.

Andrea Agostinelli – Salernitana Stagione 2007-2008

Scendiamo in serie minore. Andrea Agostinelli durante la stagione 2007-2008 guida la Salernitana nel campionato di C1. La squadra campana è costantemente prima in classifica ma questo non basta alla dirigenza salernitana. Infatti all’inizio di febbraio il tecnico di Ancona viene esonerato con la Salernitana ancora prima in classifica e con 4 punti di vantaggio sulla seconda.

Roberto Mancini – Inter Stagioni 2004-2008

Dopo una positiva esperienza con la Lazio (culminata con la vittoria della Coppa Italia), Roberto Mancini arriva a Milano, sponda nerazzurra. Con la squadra meneghina Mancini vince al primo anno un’altra Coppa Italia, 23 anni dopo l’ultima vittoria. L’anno successivo arriva la vittoria in Supercoppa e un altro terzo posto in classifica.  Tuttavia con le vicende di Calciopoli, il campionato viene ufficialmente consegnato all’Inter. Al terzo anno l’Inter vince sul campo il campionato italiano, grazia anche ad una striscia di 17 vittorie consecutive. Tuttavia in estate il presidente Massimo Moratti lo esonera portando sulla panchina il portoghese Mourinho.

Antoine Kombouaré – Paris Saint-Germain Stagioni 2009-2011

La piccola parentesi di Kombouaré è emblematica. Dopo alcune significative stagioni di gavetta, viene chiamato dalla squadra parigina nel 2009 (dopo aver allenato la sezione giovanile ed aver giocato per lo stesso club per cinque stagioni). Dopo un primo anno di transizione per la promozione nell’anno precedente e il secondo caratterizzato dal cambio di società con l’acquisto del qatariota Nasser Al-Khelaïfi, durante la terza stagione, con la squadra al primo posto, il francese viene esonerato. Si siederà sulla panchina un nome di nostra conoscenza, Carlo Ancelotti.

Carlo Ancelotti – Real Madrid Stagioni 2013-2015

Proprio il vincente Carlo Ancelotti è presente in questa peculiare lista. Dopo aver terminato in maniera brillante l’avventura con il club francese, il tecnico di Reggiolo viene chiamato da Florentino Pérez nel 2013. L’obiettivo è chiaro, portare la “decima” in bacheca. Lui lo fa. Vince la coppa dalle grande orecchie, la Coppa di Spagna, Supercoppa Europa e un Mondiale per Club. Ma non basta perché si sa, a Madrid non si accettano secondi posti.

“When you walk through a storm, hold your head up high
And don’t be afraid of the dark”

Che questi allenatori abbiamo attraversato una tormenta a testa alta e che non abbiano avuto paura del buio di una sconfitta è palese. Che Claudio Ranieri sia entrato di diritto nella storia del calcio è altrettanto vero. La riconoscenza nella vita così nel calcio ha ben poco spazio ma, questo sport fortunatamente resta ancora nostro, dei tifosi. E i tifosi non dimenticano. Claudio Ranieri ha messo, ad una delle pagine più indescrivibili di questo sport, la propria indelebile firma.

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